Reggio, Azzarà (Uil): “Al Cimitero di Condera sporcizia e degrado”

ReggioCimitero Condera"Ugo Foscolo, nei "Sepolcri" lo aveva inteso perfettamente: "una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi non merita di sopravvivere". Ma come è possibile "conservare il culto dei morti", onorare i defunti in modo dignitoso in un contesto dove impera lerciume ed abbandono? Infatti, lo stato di sporcizia e di degrado che imperversa in città non risparmia più nulla, compreso il nostro cimitero di Condera, tra i luoghi più significativi, più cari che risultano, oggi, deturpati dall'incuria e dalla trascuratezza umana. È lo stesso luogo dove due anni or sono a favore di telecamere e taccuini, una giunta in piumino moncler, si faceva riprendere a spazzare le stradine cimiteriali invase da rifiuti di ogni genere. Evidentemente il problema, che consentì un attimo di visibilità, tale è rimasto, gettando nello sconforto i tantissimi visitatori del nostro cimitero centrale.

In Un luogo sacro, dove dovrebbe celebrarsi il culto della pietà del dolore e della preghiera in una cornice di decoro e rispetto, i cittadini sono costretti a fare lo slalom tra rifiuti e sporcizia ed essere ammorbati dai miasmi provenienti dai cassonetti stracolmi e trabocchevoli di rifiuti floreali ormai putrescenti.

In bella vista cumuli di rifiuti dappertutto, conseguenza di un mancato assolvimento di un servizio essenziale che sta rendendo critica l'agibilità, non solo a Condera, ma dell'intero sistema cimiteriale cittadino. L'incresciosa situazione si somma ad una innumerevole teoria di disservizi che hanno messo in ginocchio la città. Non vorremmo che anche in questo caso la responsabilità ricadesse sui soliti Reggini ormai divenuti, urbi et orbi, inveterati "lordazzi" ricordando a noi stessi, che in caso di problemi: "un capo addebita responsabilità sui propri subalterni, un leader, invece, ricerca le giuste soluzioni". Ad una sommaria riflessione potrebbe apparire singolare che una Organizzazione Sindacale che per antonomasia tutela gli interessi dei lavoratori si occupi di tale particolare evenienza. La UIL, invece, ritiene fondamentale trattare tutti i temi di diretto impatto sulla cittadinanza, assumendosi l'onere, quale "Sindacato dei cittadini", di coltivare il valore della contrattazione sociale. Lo stato del cimitero sembra l'epilogo emblematico attestante il fallimento di questa amministrazione che non è più in grado di assolvere ai più elementari doveri nei confronti della collettività garantendone i servizi. Una comunità che non reagisce e non riesce più ad indignarsi di fronte a nulla non merita di essere considerata tale, stiamo assurgendo ad un informe agglomerato di sopravviventi nello stesso luogo. Bisogna urlare e reagire non assuefacendoci all'approssimazione ed alla pressapochézza, i problemi della città impongono di essere governati e risolti adeguatamente, urge una rapida inversione di tendenza, un cambio di passo pena la decadenza definitiva. "Cessate di uccidere i morti..." diceva Giuseppe Ungaretti". Lo scrive il segretario generale della Uil Reggio Calabria, Nuccio Azzarà.

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