A Reggio Calabria il convegno conclusivo del progetto “Uno sportello itinerante per prevenire oltre confine"

Il 18 Dicembre 2017 alle ore 17:00 presso la Libreria Laruffa di Reggio Calabria, sita in via Aschenez, 42 si terrà il convegno conclusivo del progetto "Uno sportello itinerante per prevenire oltre confine", promosso dall'Associazione A Tu per Tu che, dalla sua fondazione ad oggi, persegue finalità di solidarietà sociale nell'ambito dell'educazione e della prevenzione dell'emarginazione sociale, attraverso azioni rivolte al sostegno delle categorie svantaggiate quali ad esempio i migranti.

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Nel corso della conferenza stampa interverranno:
- Fortunato Campolo, presidente Ordine psicologi della Calabria
- Simonetta Bonadies, psicologa e psicoterapeuta
- Mara Gioffrè Florio, Medico Chirurgo - Professore Ordinario, specialista in Chirurgia Oncologica ed in Oncologia
- Giulia Pensabene, Associazione AMIr (Associazione Mediatori Interculturali Reggio Calabria)
Modera: Alberto Polito
A seguito, l'Associazione Don Cosciotti senza Mancia (partner del progetto), con la voce di Roberta Laganà, metterà in scena un reading di poesie e scritti di donne che hanno affrontato il tumore al seno.

Il progetto è stato finanziato da Susan G. Komen, un'organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che opera nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale. L'operato della Komen è rivolto ad un problema di grande rilevanza sociale, che direttamente o indirettamente entra in tutte le case. I tumori del seno rappresentano infatti le neoplasie maligne più frequenti fra le donne di tutte le età e la principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni.
Nello specifico il progetto ha previsto uno sportello itinerante al femminile, costituito da una psicologa, una senologa e due mediatrici culturali, che ha fatto tappa nei centri di prima e seconda accoglienza della provincia di Reggio Calabria con l'obiettivo di sostenere la prevenzione medica e psicologica allo sviluppo di neoplasie mammarie nelle donne immigrate.
Il progetto è nato in seguito all'analisi di dati e ricerche dalle quali è emersa una elevata correlazione tra i processi migratori, intesi come eventi estremamente stressanti nell'individuo, e lo sviluppo di patologie oncologiche, con particolare riferimento alle neoplasie mammarie nelle donne (Breast Cancer Res. 2012 Jan 6;14(1):R5). Nello specifico, le statistiche dimostrano che soltanto il 43% delle donne immigrate fanno la mammografia nella età raccomandata rispetto al 73% delle donne italiane. Le donne immigrate sono più esposte al cancro al seno perché partecipano poco agli screening oncologici. Questo determina che alla paziente viene diagnosticato il cancro in fase avanzata con un ritardo fino a 12 mesi rispetto alle italiane. Sono diversi i fattori che incidono per questa mancanza di prevenzione; talvolta gli aspetti culturali, educativi, economici, lavorativi, struttura familiare, mancanza di informazione adeguata e opportuna, difficoltà di orientamento, difficoltà di acceso ai centri sanitari con orari incompatibili col lavoro, ecc.
Il progetto di A Tu per Tu si è avvalso della collaborazione dell'Ordine degli Psicologi della Calabria che, con attenzione ed impegno, si è affacciato al mondo dell'immigrazione