Nonostante il divieto, il ritorno della "morra" calabrese

morracalabresedi Enzo Romeo - "E unuuu...e duiii....e triiii....e setti...e ottu...murraaaaaaa...". Il grido liberatorio arrivo' dalla voce del giovane vincitore, dopo la conta vissuta con entusiasmo e passione e anche virilità. Già, perché il gioco della morra impone che si sia maschi, uomini duri. E così una sorta di suono onomatopeico arriva dai luoghi meno probabili per la disputa di tale gioco. Ville comunali, piccoli punti di auto ristorazione (non ci riferiamo a locali pubblici) con spazi dedicati ai "murristi", viuzze appartate sono diventati ormai non luoghi di socialità, ma ambiti consoni all'esercizio di cui si scrive.

Siamo all'assurdo, signore e signori. Ma com'è possibile che l'espressione di una cultura retriva , che si sperava facesse parte dei ricordi più remoti torni d'attualità? L'interrogativo ce lo poniamo e anche con una certa apprensione, perché il fenomeno attecchisce nelle fasce giovanili. Ovviamente non tutti i giovani si odono esaltarsi al grido di "murraaaaa..". Ma che ci sia una percentuale di ragazzi impegnati in questa impropria pratica di concentrazione, ci lascia un po' sgomenti.

--banner--

A parte che il tipo di gioco è vietato, anche se possiamo comprendere che ci sia alla base solo un divertimento e non i rituali che un tempo caratterizzavano il confronto a più voci, la cosa che fa riflettere amaramente è che la popolarità del gioco rischia di essere molto alta. Passeggiando in molti centri della provincia, capita di essere improvvisamente raggiunti da urla lontane, quasi un effetto eco, provenienti dalle ugole allenate dei concorrenti.

E' uno sforzo fisico non minimo, perchè alla voce ben oliata si deve aggiungere la gestualità. Considerando che una "murrata" - speriamo si chiami cosi e comunque non conosciamo il sostantivo che definisce l'azione specifica del gioco, ci perdoneranno i cultori- dura parecchio tempo e con più riprese, è ovvio che l'allenamento muscolare e articolare debba essere adeguato.

E bisogna dire che i praticanti ci mettono tutto l'entusiasmo e la passione, che si devono alla causa.

Ragazzi, fatela finita per favore. Siete forti giovane e certamente belli. Quindi dedicatevi ad altro, nella vita ci sono ben altre soddisfazioni che riproporre antichi giochi che richiamavano duelli violenti. Fate all'amore e non pensate alla conta della morra. Non ha nulla di poetico...né di virile. Anzi.