De Raho si insedia alla Procura nazionale antimafia: “Faremo quello che immaginava Falcone”. Il 4 dicembre il saluto alla città

Cafiero de raho FedericoSi insedia ufficialmente il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Cafiero De Raho che ha firmato l'incarico in una cerimonia in Cassazione, nell'aula della prima sezione penale, dove negli anni tanti processi per stragi mafiose sono stati celebrati. Il 4 dicembre prossimo, alle 12,30, nell'Auditorium "Gianni Versace", al Cedir, il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, rivolgerà un saluto alla città di Reggio Calabria, dove per quattro anni, dal 2013, é stato Procuratore della Repubblica. 

Cafiero De Raho è il quinto capo della Dna, da quando è stata istituita nel 1992, e succede a Franco Roberti. "E' un onore per me prendere la direzione di questo ufficio dopo amico fraterno", ha detto il neoprocuratore nazionale. "Spero di sperimentare - ha aggiunto - gli stessi modelli che hanno consentito nei territori in cui ho operato di ottenere risultati importanti". Ha quindi assicurato "una costante collaborazione con la procura generale della Cassazione" della quale la procura nazionale antimafia è un organo. "Il Csm - ha detto - sarà soggetto istituzionale con cui mi confronterò in maniera costante". In un breve discorso di insediamento, il magistrato, che ha finora ha diretto la procura di Reggio Calabria, ha chiarito quali saranno i principi sui quali impronterà il suo incarico alla Dna: "Di fronte a organizzazioni come mafia, 'ndrangheta, camorra, gruppi pugliesi, e le altre che si vanno affermando sul territorio nazionale, il lavoro non può non essere quello che immaginava Giovanni Falcone: spingere gli uffici a lavorare quasi in maniera congiunta. Le indagini non sono proprietà di una procura, vi è uno Stato che vuole ottenere risultati e deve condividerli e valorizzarli". Senza sottovalutare la collaborazione internazionale: "Seguire le tracce che lasciano le organizzazioni e condividere la nostra conoscenza". Inoltre, "dobbiamo agevolare l'impegno antimafia sul territorio". Alla cerimonia erano presenti il procuratore uscente Roberti, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, con una folta delegazione di consiglieri, i vertici della Cassazione, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, il direttore del Dis Alessandro Pansa, il procuratore Giuseppe Pignatone e il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, i colleghi della Dna tra i quali Nino Di Matteo. "La nomina di Cafiero de Raho - ha detto Legnini - è la migliore possibile di fronte alla sfida della lotta alla criminalità organizzata e al contrasto al terrorismo, per le sue doti umane e per la sua straordinaria esperienza professionale. A 25 anni dalla nascita della Direzione nazionale Antimafia e dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, tocca a Cafiero De Raho attualizzare le funzioni del procuratore nazionale nel nome di Falcone e Borsellino".

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