De Magistris a Reggio Calabria: “Beni confiscati? Ville dei boss a chi ne a bisogno”

"Da magistrato mi sono occupato di sequestri e confische dei beni, da sindaco di metterli immediatamente alla fruizione. A Napoli le esperienze sono tantissime e molto simili anche a quelle calabresi, con segnali forti. In alcuni quartieri napoletani, le case o le ville dei boss sono ora sedi della Polizia Municipale o sedi di associazioni impegnate in attivita' sociali o che accolgono persone fragili. Il nostro obiettivo e' anche dare un tetto a chi ne ha bisogno. È questo il modo migliore per contrastare le mafie. Se togli loro il patrimonio vai a colpirli al cuore". Lo ha affermato Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, intervenendo questa mattina a Reggio Calabria, nel corso della seconda giornata del workshop dedicata ai beni confiscati. Nel corso dei lavori centrale e' stata anche l'esperienza del Comune di Reggio Calabria. "Il nostro ente - ha detto il sindaco Giuseppe Falcomata' - ha portato ad esempio di buona pratica amministrativa, anche in occasione dell'incontro alla Camera dei Deputati, la nostra esperienza dei beni confiscati e riassegnati. Grazie al regolamento unico dei beni comuni e confiscati e tutte le azioni di trasparenza e partecipazione diretta con le associazioni - ha concluso Falcomata' - stiamo producendo una buona ricaduta".

"Non sono affascinato da quello che sto vedendo da qui alle elezioni politiche. In Sicilia dopo le regionali ogni giorno ne arrestano uno o ne inquisiscono un altro. Lo scenario degli impresentabili si va ad allargare anche oltre i recinti tradizionali di quelli nei quali qualcuno li voleva collocare. A Napoli c'e' invece un'esperienza forte, con una questione morale con i fatti, con le mani pulite, fuori dal compromesso morale, fuori dal sistema, in lotta, in autonomia e governando". Cosi' Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, intervenendo a Reggio Calabria al margine della seconda giornata del workshop dedicato ai beni confiscati.

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