'Ndrangheta in Brianza, ex vicesindaco interdetto dai pubblici uffici

L'ex vicesindaco di Seregno Giacinto Mariani è stato interdetto dai pubblici uffici per decisione del gip del Tribunale di Monza Pierangela Renda, che ha accolto la richiesta dei pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, a seguito della maxi inchiesta della Procura di Monza e della Dda di Milano per infiltrazioni della 'ndrangheta nel mondo della politica e dell'imprenditoria in Brianza, e che ha portato all'arresto dell'ex sindaco di Seregno Edoardo Mazza (ai domiciliari) e dell'imprenditore Antonino Lugará, scarcerato ieri per decisione del Tribunale del Riesame. Il gip monzese ha invece ritenuto di non applicare la misura, come richiesto dalla Procura, ad altri tre funzionari comunali.

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"La decisione del gip, per la quale non abbiamo ancora ricevuto alcuna notifica, alla luce della scarcerazione di Lugará, fa capire come in alcuni casi ci si accanisca su una persona senza possibilità di cambiare idea", ha detto l'avvocato Massimiliano Redaelli, difensore dell'ex vicesindaco di Seregno Giacinto Mariani, a seguito della decisione del Gip del Tribunale di Monza di interdirlo dai pubblici uffici. "Domani ci attiveremo per leggere l'ordinanza, che certamente impugneremo" ha aggiunto il legale. Secondo l'inchiesta dei Pm monzesi Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, e della Dda di Milano, sulle infiltrazioni dell'Ndrangheta nella politica e nell'imprenditoria della Brianza, il vero "padrone" dell'amministrazione comunale di Seregno (poi caduta sotto il peso dell'inchiesta) sarebbe stato proprio Mariani, indagato per abuso d'ufficio.