Roghudi (RC), terzo incontro di medicina pediatrica nell'area grecanica del Centro Italiano Femminile

Il Centro Italiano Femminile , nei giorni scorsi, ha tenuto presso l'Access-Point di Roghudi, il terzo incontro di medicina pediatrica nell'area grecanica. Dopo i saluti della pediatra Franca Carrabotta, dell'assessore alla cultura Leonella Stelitano, della dirigente dell'I.C. "De Amicis" Melito,Bagaladi, San Lorenzo Antonella Borrello alla folta platea si è subito passati al confronto sulle vaccinazioni.

Il decreto n. 73/2017, convertito in legge n. 119/2017, ha reso obbligatorie le vaccinazioni per i bambini da 0 a 16 anni, compresi i minori stranieri non accompagnati ed ha cambiato gli adempimenti per l'iscrizione a scuola.

L'effettuazione dei vaccini obbligatori, secondo il calendario vaccinale relativo a ciascuna coorte di nascita, costituisce requisito d'accesso per le iscrizioni presso i servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie. Pertanto, i bambini non vaccinati non possono essere iscritti ai predetti servizi e scuole.

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Per quanto riguarda gli altri gradi di istruzione, ossia per la scuola primaria, secondaria di I e II grado (sino a 16 anni), l'effettuazione delle suddette vaccinazioni non costituisce requisito di accesso alla scuola ovvero agli esami (i genitori, qualora non adempiano all'obbligo di vaccinare i figli, vanno incontro soltanto alla sanzione pecuniaria). Al convegno moderato da Tina Bianchini

hanno relazionato i pediatri :Maria Stella Carpentieri sul"morbillo dell'adulto"; Sandro Giuffrida su " le nuove opportunità del calendario vaccinale" e Antonino Gurnari su " le malattie infettive pediatriche prevedibili da vaccino".Che a scuola sia presentato il libretto vaccinale è già previsto nel piano vaccinale attuale, messo a punto nel 2012 dal Ministero della Salute. Finora però, anche se non in regola con i vaccini obbligatori, i bambini venivano ugualmente iscritti e ammessi alla frequenza. «Il diritto all'accesso agli studi è costituzionale, così come lo è il diritto alla salute – hanno spiegato i medici -. Se c'è un bambino immunodepresso il compagno di banco prende una malattia infettiva, è giusto che venga tutelato. Annerita Foti spiegato in modo dettagliato le " norme giuridiche sulle vaccinazioni obbligatorie". Sandro Autelitano si è occupatodegli aspetti psicologici e relazionali delle vaccinazioni.Interessanti sono stati gli interventi delle dirigenti scolastiche Antonella Borrelli, Teresa Marino e Irene Mafrici.

Le dirigenti hanno posto il punto sull'acquisizione della documentazione relativa all'obbligo vaccinale. Si constata che ricade sui dirigenti scolastici, persino a livello penale, l'onere di applicare una legge che ancora lascia perplessi sulle sue modalità di applicazione e sui messaggi contrastanti che vengono da talune istituzioni dello Stato. In sintesi la scuola: chiede ai genitori la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione; segnala all'Asl, in caso di inadempienza, i genitori che non hanno assolto all'obbligo previsto; inserisce i bambini che non possono vaccinarsi, in classi di alunni tutti vaccinati o immunizzare e comunica all'Asl le classi con più di due alunni non vaccinati.