Reggio, Convegno in ricordo del sacerdote ed educatore prof. don Domenico Farias: “La comunione è la forma della Chiesa”

Venerdì 20 ottobre alle ore 17.30 nel salone del Seminario Arcivescovile "Pio XI", viene ricordato il sacerdote e intellettuale reggino don Domenico Farias, docente di filosofa del diritto nella scuola giuridica messinese e studioso poliedrico. Si fa così memoria feconda e grata di una figura particolarmente significativa per il laicato cattolico attraverso la FUCI e il MEIC, per la cultura e la Calabria, che ha formato diverse generazioni nella vocazione alla ricerca incessante della "bellezza della Verità" e "all''amore dei vicini e dei lontani", nell'educazione al dialogo con tutti.
Promosso dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale in collaborazione con la- Biblioteca Diocesana, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Istituto Superiore Scienza Religiose, Istituto Formazione Politico Sociale, Seminario Arcivescovile, l'incontro vede relatori il prof. Mons. Ignazio Schinella della Pontificia Facoltà Teologica Italia Meridionale di Napoli e don Antonino Pangallo, direttore Caritas diocesana, sui temi del sacerdozio e della comunione nella teologia e nella testimonianza di don Farias.

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In un momento storico ed ecclesiale di travaglio e di speranze, l'eredità e la memoria di don Domenico Farias, ancora viva nelle istituzioni culturali e nelle opere sociali da lui ispirate, a quindici anni dalla scomparsa (7 luglio 2002) rimane impegnativa per tante generazioni di reggini cristiani e non credenti, famiglie e professionisti formatisi nel solco del suo magistero di scienza e di vita, contemplazione e azione, promozione umana e iniziazione alla solidarietà e comunione nella chiesa locale ed universale, alla sintesi di carità-giustizia e ragione- fede, storia-speranza ultima.
Un'esperienza umana e credente fatta di fatica teorica (coscienza, amore e ricerca seria della verità), prassi e prese di posizione nella storia concreta, mai scisse nella testimonianza personale e comunitaria, dalla questione meridionale alla mondialità e altri segni dei tempi, studiati e condivisi nei laboratori del pensiero (università, biblioteche, gruppi) come nelle frontiere sociali, spesso religiosamente trascurate, delle "periferie" disgregate o del Mediterraneo e del vicino Oriente.