Reggio: si dimette amministratore unico di Atam, Antonino Gatto

gattoantoninoildispaccio600Dopo il pasticcio combinato dall'Amministrazione Falcomatà, l'amministratore unico di Atam, Antonino Gatto, ha rassegnato oggi le dimissioni dal vertice dell'azienda del trasporto pubblico locale di Reggio Calabria. Una decisione, quella di Gatto, presa per non paralizzare l'azienda dopo la figuraccia dell'Amministrazione Comunale sul caso di Giuseppe Basile, l'avvocato prima nominato, poi sospeso e infine revocato per una serie di problematiche procedurali al vertice dell'Atam. Gatto ha inteso quindi rassegnare le dimissioni, lasciando al Collegio Sindacale la gestione dell'ordinaria amministrazione.

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Tra 15 giorni dovrebbe tenersi una nuova riunione di assemblea e in quella sede il Comune di Reggio Calabria dovrebbe necessariamente indicare un nuovo vertice per l'Atam.

Nominato a fine 2013 dalla Terna Commissariale al Comune di Reggio Calabria, il prof. Gatto ha superato brillantemente lo scoglio della istanza di fallimento dell'azienda, avanzata dalla Procura di Reggio Calabria, avviando il Risanamento economico-finanziario di ATAM. Chiudendo il bilancio 2016 con un debito significativamente ridotto ed un avanzo della gestione caratteristica di circa 2.800.000 euro.

Era in proroga, per l'ordinaria amministrazione, da circa sei mesi.

"Mi sono determinato a tale scelta, ha dichiarato, ritenendola non più differibile per il bene dell'Azienda e della Città.

ATAM, infatti, necessita urgentemente di decisioni fondamentali per il suo futuro, che solo un Amministratore nel pieno dei suoi poteri, godendo della fiducia dell'Amministrazione, potrà assumere.

ATAM già da domani dovrà formulare opzioni strategiche che richiedono un impegno e un rischio pari a quelli che ho dovuto assumere per scongiurarne il fallimento. L'Azienda dovrà ridefinire il suo orizzonte e avanzare soluzioni coraggiose, coerenti con il Piano di Risanamento definito, senza pregiudicare un equilibrio economico/finanziario conquistato giorno per giorno.

Compio questo gesto, ha sottolineato, con la serena coscienza di aver portato a termine una missione "impossibile", animato solo da spirito di servizio per la mia Comunità e dall'anelito di poter mostrare che anche a Reggio una nuova "Primavera" è possibile.

Riconsegnando alla Città un'Azienda in via di consolidato Risanamento, che può contare su risorse umane affidabili e qualificate, sicuramente capaci di accompagnarla nelle sfide future.