All’Ordine dei Medici di Reggio Calabria focus sul primo soccorso pediatrico

Si è parlato di primo soccorso pediatrico nel secondo dei cinque incontri sull'urgenza-emergenza promossi dall'Ordine dei Medici di Reggio Calabria, su impulso della Federazione nazionale, e dedicati ai medici under 45.

"Questa seconda giornata – ha osservato Antonino Zema, coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento presso l'Ordine dei Medici – funge da collante con la prima in quanto l'approccio nei confronti del lattante e del bambino è totalmente diverso poichè sono differenti i riferimenti anatomici e fisiologici. In questo modo viene offerto un quadro completo delle due tipologie di trattamento che dovrebbero essere diffuse anche fra i laici in quanto situazioni di emergenza che riguardano i bambini possono accadere in qualunque luogo ed in qualsiasi momento".

"Dopo aver visto come si trattano i casi più frequenti di emergenza nell'adulto – ha sottolineato Marco Tescione, consigliere dell'Ordine dei Medici e moderatore del convegno – oggi osserviamo ciò che occorre fare nel caso in cui bisogna trattare il neonato, il lattante ed il bambino mettendo in evidenza le notevoli differenze tra i due protocolli".

Marco Tescione ha, quindi, presentato i due insigni relatori della giornata di studio: Isabella Mondello, neonatologa presso il Grande Ospedale Metropolitano, e Giovanni Calogero, Responsabile della Scuola di formazione dell'Asp di Reggio Calabria.

"Le ultime linee guida – ha sottolineato Isabella Mondello – enfatizzano la possibilità di fare la rianimazione cardiopolmonare nel bambino dando la priorità alla sorveglianza ed alla prevenzione nonché alla corretta sequenza della rianimazione cardiopolmonare laddove richiesta. In queste circostanze assume particolare importanza della corretta tempistica e sequenza al fine di evitare i danni irreversibili legati all'ipossia cerebrale".

"Come già detto per l'emergenza cardiovascolare in sede extraospedaliera – ha chiosato Giovanni Calogero – anche i bambini possono andare incontro a gravi problematiche come l'arresto cardiaco e respiratorio. Il personale sanitario, come anche i comuni cittadini, possono apprendere le tecniche dei protocolli per riconoscere tali eventi critici, attivare il 118 ed assicurare il primo soccorso cardiorianimatorio".

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La parte pratica, con le simulazioni sui manichini, è stata curata dal Responsabile della Scuola di formazione dell'Asp di Reggio Calabria, Giovanni Calogero con la collaborazione degli infermieri pediatrici: Giuseppe Casile ed Enzo Ieracitano.