Nuova riunione antiterrorismo in Prefettura a Reggio Calabria

I recenti episodi terroristici hanno nuovamente posto all'attenzione anche nazionale la necessità di intensificare le misure di sicurezza nei luoghi e nelle situazioni a rischio.

Si tratta di analizzare non solo gli aspetti propriamente di ordine pubblico, ma anche di quelli afferenti la c.d. safety, concernente i dispositivi e le misure di sicurezza strutturali ai fini della tutela dell'incolumità delle persone.

Alla luce dell'evento verificatosi lo scorso 15 settembre all'interno della metropolitana di Londra, il Ministero dell'Interno ha richiamato, infatti, ancora una volta, le indicazioni già fornite con precedenti direttive di allertamento, già diramate dalla Prefettura, al fine di innalzare i livelli di vigilanza correlate alla minaccia terroristica.

Il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il 16 settembre scorso, ha convocato in via straordinaria una nuova riunione di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presso il Palazzo del Governo, cui ha preso parte anche il Rappresentante della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, invitando le Forze di Polizia ad intensificare in tutto il territorio provinciale le misure di controllo.

Tutto il personale di polizia impegnato, già particolarmente attento al riguardo, come da consuetudine, del resto, delle nostre Forze di Polizia, sarà ulteriormente sensibilizzato perché i relativi servizi siano svolti con la massima attenzione.

Con successiva circolare, il Prefetto ha anche ribadito agli Amministratori degli Enti locali la necessità di attenersi scrupolosamente alle indicazioni già fornite in merito, specie in occasione di grande afflusso di pubblico.

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Si tratta di specifiche misure di prevenzione e vigilanza, dalla predisposizione di barriere per impedire l'accesso di veicoli all'individuazione di idonee aree di rispetto per il prefiltraggio del pubblico medesimo per stringenti controlli di natura anche personale, ove necessario.

Se tali strumenti di vigilanza possono creare disagi, è pur vero che rappresentano un argine ai potenziali rischi di azioni terroristiche e uno strumento indispensabile di garanzia al bene primario della sicurezza e dell'incolumità pubblica.