“Caso Marcianò”, il MeetUp Reggio Cinque Stelle: “Né col sindaco, né con l’assessore. Noi dalla parte di una città sempre più in ginocchio”

«Non ci interessano questioni personali, beghe di partito, occupazione di cariche e voglia di apparire. Non stiamo dalla parte del sindaco Falcomatà e neanche da quella del suo ex assessore Marcianò. Noi ci schieriamo solo con una Reggio sempre più in ginocchio, come i suoi abitanti, già penalizzati da una pessima amministrazione comunale mai dimostratasi all'altezza e che da qualche tempo sta pensando solo ad interessi, gelosie, vanità, politicismi e carrierismi che stanno paralizzando la città ed allontanando sempre più i reggini dalla cosa pubblica. Ma non possiamo esimerci dal chiedere a Falcomatà di controbattere immediatamente alle precise affermazioni della Marcianò. Se il primo cittadino continuerà a nascondersi e a tacere, vorrà dire che l'ex assessore ha scoperchiato una "pentola" dalla quale già usciva un disgustoso "odore"».

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Attraverso una nota, il MeetUp Reggio Cinque Stelle chiede una volta per tutte la verità sul "Caso Marcianò" e la fine di una querelle tra il primo cittadino e l'ex responsabile di lavori pubblici e legalità che sta affossando Reggio ed esasperando i reggini. Una richiesta, questa dei pentastellati, che si affianca a quella della deputata calabrese del M5S Dalila Nesci, che ha portato la questione a livello parlamentare.

«Chiediamo a Falcomatà di dare risposte vere e dettagliate su quanto sostenuto dalla Marcianò, sempre se ne è capace politicamente, dialetticamente ed eticamente. Dunque, spieghi delle dinamiche relativi a diverse opere pubbliche negli aspetti tecnici, burocratici ed economici e in quelli della trasparenza e della legalità. E, in quest'ultima ottica, soprattutto, dica di fatti come l'affidamento del Miramare ad un suo amico senza alcuna procedura di manifestazione di interesse e con l'autorizzazione ad eseguire lavori senza un'autorizzazione della Soprintendenza, della vendita del parco Caserta a privati in maniera assolutamente illegittima, del sequestro penale del cantiere del corso Garibaldi, del trasferimento della nuora di un boss a Palazzo San Giorgio, delle ingombranti presenze in municipio di Marcello Cammera e Paolo Romeo e della preselezione della società "Castore e Polluce". E non di meno massima trasparenza all'ex assessore Angela Marcianò". Scrivono i simpatizzanti di Beppe Grillo.

«Tra interviste soft cariche di slogan e una presenza sui social fatta di selfie e frasi fatte, il sindaco, che si vanta di essere molto comunicativo, comunichi finalmente nel modo giusto, dicendo la verità ai reggini su quanto convintamente e dettagliatamente detto dal suo ex assessore. E, magari, colga l'occasione per fare un esame di coscienza su quanto prodotto in questi anni di pessima amministrazione. Noi siamo scettici, perché quello di Falcomatà, ironizzando su un celeberrimo film, sembra un "silenzio dei colpevoli". E lo siamo anche su una sua assunzione di responsabilità davanti ad una città che sa benissimo di scarsa trasparenza e legalità, elevata pressione fiscale, assenza di servizi, depressione economica, degrado, mancanza di prospettiva. Proprio per questo, davanti a questo teatrino, recitato sul palcoscenico di un Pd disinteressato alla gente, noi non ci schieriamo e pretendiamo solo che si pensi a Reggio e ai reggini. Sempre se ci siano la volontà e la capacità» è la conclusione del comunicato del MeetUp Reggio Cinque Stelle.