Successo per le Startup dell’Università Mediterranea alla StartCup Calabria 2017

Si è conclusa nei giorni scorsi la IX edizione della StartCup Calabria, la competizione di idee d'impresa innovative organizzata da Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea e CalabriaInnova.

Sul palcoscenico del Castello Murat di Pizzo,lo scorso 14 luglio, il Contamination Lab della Mediterranea è stato protagonista con due degli undici progetti finalisti che si sono contesi la vittoria.

Già selezionati dai trenta che hanno partecipato all'Academy, settimana di formazione e accelerazionesvoltasi dal 26 al 30 giugno 2017 presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria in collaborazione con l'I3p di Torino, i finalisti hanno avuto modo di confrontarsi con esperti, imprenditori, venture capitalist, giornalisti di settore e rappresentanti istituzionali.

Claudio Colombo, dottorando di ricerca della Mediterranea, si aggiudica il secondo posto con "GreenMo", macchina per la produzione di superfood fresco tramite cialde, nonché l'accesso al Premio Nazionale dell'Innovazione (PNI) che si terrà a Napoli il prossimo 1 dicembre; oltre al Premio Speciale "Heroes in Maratea", vetrina internazionale che si terrà a Maratea il prossimo settembre 2017.

"Partecipare alla Start Cup Calabria è stato fondamentale - afferma Claudio Colombo, CEO di GreeMO - èstato emozionante illustrare l'Elevator Pitch davanti a così tanti esperti, ed è stato ancor più bello classificarsi secondi. Il merito va attribuito all'esistenza di un team solido ed affiatato composto, oltre che da me, da Valentina Rotilio e Cesare Cascella. Siamopiù che felici,di rappresentare l'Università Mediterranea alla finale nazionale di dicembre."

"Ci auguriamo - conclude Colombo - di sfruttare appieno tutte le nostre potenzialità per diventare una startup innovativa di successo, contribuendo allo sviluppo economico e alla crescita del tessuto imprenditoriale della nostra terra."

Caterina Zumbo, laureanda in architettura e tra i dieci finalisti con B.T.Bag, ha proposto la realizzazione di una borsa termica grazie al riciclo e alle caratteristiche tecniche di un materiale come la lana di pecora; materiale ancora poco riciclato e ancora poco conosciuto per i suoi innumerevoli impieghi.

"L'idea di creare una borsa termica a km0 e con materiali riciclati - commenta Caterina Zumbo - ci sembrava un sogno impossibile da realizzare. Non avremmo mai immaginato di poter fare impresa partendo da un semplice materiale come la lana. Eppure ci abbiamo creduto e ci crediamo sempre più, investendo energie e competenze, insieme ai miei compagni di viaggio Anna Rocca e Santo Logozzo".

Si conferma, ancora una volta, il ruolo del Contamination Lab sul territorio, quale fucina di idee e sperimentazione, che da diversi anni promuove la cultura dell'imprenditorialità tra gli studenti supportandoli nello sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale e sociale, in stretto raccordo con il territorio; sono state ben sei le idee d'impresa che hanno superato la prima fase di valutazione accedendo all'Academyoltre le due approdate alla finale regionale: Botbox, GreenBricks, Happiter, Ryper, prodotti rivolti al sociale per innalzare la qualità della vita o semplicemente per fornire un canale di informazioni attualmente inesistenti sul mercato.

Il sodalizio con I3p del Politecnico di Torino, tra i più importanti incubatori europei, non fa che sottolineare l'importante apporto che il Contamination Lab sta dando all'Ateneo reggino in termini di visibilità e networking sociale ed imprenditoriale e la qualità dei servizi formativi e di mentoring, totalmente gratuiti, rivolti agli aspiranti imprenditori.

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Per il terzo anno consecutivo, i progetti nati all'interno del "Laboratorio" sono protagonisti della scena nazionale concorrendo al Premio Nazionale dell'Innovazione (PNI) e di numerose competizioni, alcune delle quali, vinte con successo.