Reggio, arrestata per omicidio e rapina: scarcerata dalla Corte di cassazione

Il 19 febbraio 2016 Gyongy Stela Rezmuves, difesa dall'avvocato Antonino Catalano del foro di Reggio Calabria, veniva arrestata per l'omicidio di Giglio Palmo Ciancio e la rapina aggravata ai danni di V. L., reati commessi in concorso con Dorel Varga, difeso dall'avvocato Giuseppe Di Renzo del foro di Vibo Valentia. Gli imputati sin dall'inizio si sono dichiarati innocenti e attualmente, innanzi alla Corte di assise di Catanzaro, si sta celebrando il processo di merito.

Il provvedimento di scarcerazione è stato emesso a seguito di un travagliato iter processuale, giunto al vaglio delle Sezioni Unite che, nella giornata di ieri, hanno posto fine alla problematica insorta con la L. 47 del 2015, statuendo un importante principio di diritto in materia di libertà personale.

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Dopo un primo accoglimento della Corte di cassazione, la Rezmuves vedeva nuovamente respinta la sua richiesta di riesame da parte del TdL di Catanzaro. Avverso questo secondo rigetto, la Rezmuves, con ricorso redatto dagli avvocati Demetrio Scarlata e Antonino Catalano, ha proposto ricorso innanzi la suprema Corte, lamentando il mancato rispetto dei nuovi termini introdotti con la L. 47 del 2015.

La prima sezione della Suprema Corte, investita del ricorso, stante la sussistenza di un contrasto giurisprudenziale sul punto, ha rimesso la questione innanzi alle Sezioni Unite che, nella giornata di ieri, hanno risolto la querelle sorta circa la corretta interpretazione dell'articolo 311 comma 5 bis del codice di procedura penale, accogliendo il ricorso della Rezmuves e disponendo la sua scarcerazione.