Reggio, Assalone (Flc Cgil) su assegnazione docenti alle classi

"Nonostante come FLC-CGIL abbiamo sempre sottolineato la necessità di seguire la prassi corretta, in diverse realtà scolastiche continua a verificarsi che i dirigenti (purtroppo supportati dai "fedelissimi" dei loro staff) ritengano che questa operazione possa avvenire discrezionalmente, come se fosse una loro facoltà decidere autonomamente su una vicenda che riteniamo essere molto delicata per tutte le connotazioni intrinseche che riveste e che necessita invece della massima collaborazione tra chi la scuola la vive quotidianamente. Né tantomeno i dirigenti scolatici possono far appello al pessimo decreto 165/2001 che, tra l'altro, non ha mai reso possibile ciò.
Se ce ne fosse ulteriore bisogno, ad ottobre si è avuta l'ennesima conferma di quanto diciamo. La sezione lavoro del Tribunale di Reggio Calabria ha dato ragione al reclamo di un docente sull'assegnazione alle classi e condannato l'amministrazione al pagamento di tutte le spese". Ad affermarlo Pino Assalone, segretario provinciale FLC-CGIL.

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"La sentenza, accolta con soddisfazione in tutta Italia, recita testualmente che «il potere dirigenziale di assegnazione alle classi soggiace al rispetto, in via speciale, dei criteri posti dal consiglio di istituto e dalle proposte degli organi collegiale e, in via generale, dai principi di correttezza, buona fede e imparzialità.
Nessuna discrezionalità è dunque consentita. L'azione dei dirigenti deve "soggiacere" a quanto determinato dagli Organi Collegiali. E siccome il loro operato deve rispettare "i principi di correttezza, buona fede ed imparzialità", quanto viene determinato deve essere motivato da ragioni oggettivamente fondate e non certo da valutazioni soggettive ed arbitrarie che sono il frutto di una distorta visione dirigista ed autoritaria e che spesso danno luogo a comportamenti opachi e discriminatori.
Invitiamo le nostre RSU e comunque tutti i nostri iscritti ad operare la massima vigilanza affinché questa delicata operazione venga condotta ovunque nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle regole. La vivibilità di un istituto, la democrazia ed i diritti di chi nella scuola vive e lavora, passano già da come si svolge l'assegnazione dei docenti alle classi".