Il tema dell'Alzheimer nella società attuale: Calabria unica regione senza centri diurni

Si terrà domani un importante Convegno dal titolo "Centri diurni Alzheimer: nuove opportunità di cura" presso l'hotel Altafiumara, patrocinato dall'Ordine dei Medici della Città Metropolitana e dalla Federazione Alzheimer Italia, la maggiore organizzazione nazionale non profit dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l'assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e al sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti in sede sia legislativa sia amministrativa.

Si tratta di un evento scientifico ma dall'alto valore sociale, indirizzato sia agli operatori del versante medico che di quello sociale. Il tema dell'Alzheimer si sta rivelando sempre più diffuso nella società odierna e, per le specificità della malattia, investe non solo il paziente, ma tutta la famiglia, con profonde ripercussioni nella vita di ogni giorno.

I temi in campo sono molteplici e, in questa direzione, molti passi in avanti sono stati compiuti negli anni recenti, soprattutto per permettere di affrontare meglio la patologia sia alla persona colpita che ai familiari.

Il convegno assume una particolare rilevanza proprio perché si pone l'obiettivo di possa essere recepita dall'opinione pubblica e dalle istituzioni l'importanza di creare un valido supporto terapeutico e psico-sociale ai pazienti e alle loro famiglie con la realizzazione di Centri Diurni Alzheimer attrezzati per assistere il paziente durante il lungo (8-15 anni) decorso della malattia e dare sollievo ai famigliari.

Infatti, la malattia di Alzheimer è la più frequente delle demenze degenerative, copre circa il 60% di tutte le demenze, ed il 50-75% dei pazienti sviluppa turbe comportamentali.

Nella Regione Calabria, i dati sulle demenze sono coerenti con i il contesto nazionale; sulla base dei dati epidemiologici per l'anno 2015, il numero di casi di demenza oscilla tra 24.600 e 41.000 a fronte di circa 900.000in Italia; si stima che nel mondo si possano raggiungere i 47 milioni di pazienti nel 2020 e gli 81 milioni nel 2040.

Una tendenza che si sta consolidando attesta che sempre più malati sono assistiti in casa, con conseguenti costi totalmente a carico delle famiglie ed una presenza dei servizi pubblici in calo nell'assistenza.

Ogni anno un malato di Alzheimer costa alla famiglia circa 60.000 euro; il 33% dei malati è assistito da badanti straniere;

In Italia sono presenti 975 Centri Diurni per anziani che gestiscono 19.421 posti che accolgono annualmente 24.936 anziani, pari all'1,47 per mille degli anziani; di questi, solo 141 Centri Diurni sono interamente dedicati ai malati di Alzheimer, si tratta di 2.511 posti, pari al 13% del totale. Solo 0,19 anziani su mille, pari ad un posto ogni 5.000 anziani.

I posti CDA attivati per regione sono in totale 2.511 per 141 Centri. Le regioni più attive sono risultate la Toscana (23 CDA), il Lazio (19), il Friuli (18), la Sicilia (15).

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Ma ecco le note dolenti: la Calabria risulta l'unica regione a non avere nessun Centro.

I Centri Diurni Alzheimer rappresentano un luogo in cui il paziente, affetto da Demenza in uno stadio lieve o moderato, viene riabilitato attraverso il recupero, l'attuazione ed il mantenimento delle sue diverse funzioni. Scopo e finalità dei Centro Diurni è quello di creare attività, strategie e stimoli (a tale scopo è di grande utilità il "Giardino Alzheimer") volti ad ottimizzare le capacità cognitive del malato per favorirne l'adattamento all'ambiente e per mantenere il più a lungo possibile la sua autonomia".