Arrivate le lettere di licenziamento per circa 380 lavoratori del Porto di Gioia Tauro.
Contro i licenziamenti decisi da Mct, nel silenzio di Regione e Governo nazionale a guida PD, il Movimento Fare! con Tosi di Reggio Calabria al fianco dei lavoratori licenziati.
"Dov'è oggi il Presidente Mario Oliverio con i suoi 800 nuovi posti di lavoro per il porto di Gioia Tauro tanto reclamizzati durante la campagna elettorale per le amministrative del 2015 a Gioia Tauro?
E dov'è il Governo nazionale pronto a pretendere nel 2014 il supporto di questi stessi lavoratori, il loro impegno e la loro professionalità per il trasbordo delle armi chimiche siriane?
--banner--
Alla luce di ciò, gli odierni licenziamenti di Mct da un lato rappresentano l'ennesima prevaricazione imposta dal più forte sul più debole e dall'altro sono da interdersi come l'ennesima beffa e presa in giro da parte di chi, come il Presidente Oliverio insieme a tutto il PD Regionale, avevano addirittura promesso nel 2015 l'arrivo al Porto di Gioia Tauro di 800 nuovi posti di lavoro e dopo le elezioni amministrative di quell'anno hanno invece manifestato un atteggiamento di vero e proprio disimpegno sia verso Gioia Tauro ed il suo porto che verso Reggio Calabria e la regione intera. Appare del tutto evidente che la stupefacente bufala elettorale di allora, reclamizzata a suon di manifesti e cori dai palchi, si sia invece rivelata totalmente menzognera. Spiace constatare che grazie all'inconcludenza di una politica Regionale a guida Oliverio e nazionale con Renzi e Gentiloni, purtroppo, continuiamo ad assistere ad un ulteriore drastica perdita di posti di lavori ed al contempo all'affossamento di qualsiasi prospettiva per il futuro del porto; declino iniziato quando Burlando, ex Presidente della Regione LIGURIA in quota PD, sentenziò che nessun treno sarebbe dovuto partire dal porto di Gioia Tauro e così fu.
Vorremmo spiegato perché per gli odierni licenziamenti, che aggravano la situazione di crisi di Gioia Tauro e minacciano pesantemente il futuro del porto, il Governo abbia deciso di non intervenire a differenza di quanto ha fatto con soldi pubblici a tutela della grande finanza vedi Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria ecc...
Il Movimento Fare! con Tosi ritiene invece che la situazione drammatica verificatasi e che vivranno non solo i 380 licenziati ma l'intera economia regionale sia frutto, soprattutto,dell'incapacità e dell'inadeguatezza di chi attualmente governa la Regione Calabria ed il Paese Italia. Personaggi che - per vederli interessati alla vicenda licenziamenti Porto, così come era già accaduto per la gravissima situazione di degrado e di pericolo ambientale esistente su Gioia Tauro e San Ferdinando dove hanno brillato solo per incapacità e mancate risposte - hanno perso la parola e non sono stati in grado di prendere nessuna seria iniziativa a tutela dei lavoratori.
Noi riteniamo, invece, essere necessario - come accaduto per Fiat, Alitalia, Banca Etruria ecc ecc... - un intervento pubblico anche in questo settore portuale strategico per l'economia regionale calabrese che rappresenta, è bene ricordarlo, il più importante ed unico volano di sviluppo economico della regione" afferma Renato Bellofiore, Coordinatore provinciale di Reggio Calabria del Movimento Fare! con Tosi.