Reggio, Uil Fpl: "No facili entusiasmi su situazione dipendenti comunali"

"Gli entusiasmi plateali della "Pace scoppiata" tra Comune e Dipendenti, ci sembrano fuori luogo e collocati in un momento critico per il personale dipendente.
Annunciare la "svolta epocale" sa solo di campagna di comunicazione volta a distogliere l'attenzione dalla realtà". Lo afferma per la Segreteria Provinciale della Uil Fpl, Franco Criaco.

"Parliamo dei dipendenti del Comune di Reggio Calabria, che hanno sulla loro pelle, anni di "persecuzioni" e di angherie, essendo stati additati anche come il male di questa Città o come la causa dello scioglimento dell'Amministrazione. Un periodo altamente turbolento, se consideriamo anche l'ispezione del MEF".

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"Pensavamo si stesse aprendo un'altra "epoca". Avevamo dato fiducia a questa nuova Amministrazione e pensavamo ci fosse un nuovo corso. Purtroppo, alla luce dei fatti, ci accorgiamo che il cambio di rotta sulla gestione del personale non c'è stato (forse perché la classe dirigente è sempre la stessa?). Il personale sta operando, ancora, in condizioni di grandi difficoltà.
Come UIL FPL abbiamo deciso di non firmare il Contratto decentrato del 2017, abbiamo lasciato il tavolo delle trattative e lo abbiamo comunicato sia nelle sedi competenti, sia attraverso la stampa, per portarlo a conoscenza di tutti i dipendenti.
Siamo stati contattati dall'Amministrazione alla quale abbiamo illustrato le nostre proposte di modifica, ragionevoli ed eque. L'Amministrazione ha ritenuto il proprio progetto inderogabile ed immodificabile.
Ricordiamo, a tal proposito, che l'Amministrazione era abituata ad adottare i contratti decentrati con atti unilaterali senza l'accordo sindacale, contratti che ancora oggi aspettano di essere ratificati con la firma delle OO.SS..
E' chiaro che il nostro abbandono del tavolo di Delegazione non è sicuramente frutto di ripicche ma, piuttosto, riguarda questioni di rilevante importanza per il futuro dei dipendenti comunali.
Riteniamo che questo contratto "osannato" dalle OO. SS. firmatarie congiuntamente con l'Amministrazione sia un contratto capestro sotto diversi aspetti, primo fra tutti perché è vantaggioso per una categoria molto ristretta di personale: 24 dipendenti su 900 circa e tutti di categoria funzionari. Questi 24 dipendenti incideranno sul fondo per € 220.000,00 (duecentoventimila euro).
Un'altra caratteristica particolare riguarda l'Istituto contrattuale PEO che, per disposizioni legislative, ha subito un lungo periodo di stallo. Il dato relativo è sicuramente falsato, poiché laddove si riferisce dell'assegnazione al 45% del personale, si tace che tale percentuale non viene calcolata sul totale dei dipendenti , ma solo sugli aventi diritto: in pratica 200 unità, sulle 900 complessive, e questo Istituto intacca il fondo per circa € 170.000,00 (centosettantamila euro).
Seppure ad una prima lettura queste condizioni sembrerebbero positive, così non è se si analizza l'ulteriore dato, relativo alla somma che andrà erogata al restate personale, che è veramente misera. Si tratta, infatti, dei residui € 40.000,00 (quarantamila euro) che andranno distribuiti ad 800 dipendenti. Non vogliamo fare i professori, ma una semplice divisione ci dà il senso di cosa stiamo parlando: in media 50 euro pro capite.
Se questo è motivo di gioire per le OO.SS. ed Amministrazione, non lo sarà per la stragrande maggioranza dei dipendenti.
E' giusto ciò che scrive il vicesindaco, in una lettera inviata a tutti i dipendenti, che non bisogna enfatizzare un risultato dovuto. Era questo il risultato ??
L'accordo raggiunto tra l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ed i sindacati offende la dignità di circa 700 lavoratori sui quasi 950 che si prodigano, anche in oggettiva carenza di personale, per tentare di far funzionare la macchina tecnico-amministrativa.
Probabilmente hanno maturato la convinzione di riuscire a far credere ai dipendenti che il bicchiere è mezzo pieno, dimenticando volutamente che circa 700 dei 950 dipendenti nel bicchiere mezzo pieno ci affogano.
La UIL FPL non ci sta e, nella chiarezza che ha sempre contraddistinto il proprio operato, ritiene sia doveroso esplicitare tutti i meccanismi mimetizzati dietro questa operazione CDI, portati avanti da una Delegazione Trattante di Parte Pubblica al cui interno si è sempre registrata la presenza anomala di un funzionario dell'Amministrazione Comunale, quale portavoce dell'Amministrazione ma, contestualmente, direttamente interessato agli istituti da assegnare ai dipendenti, tra i quali le Posizioni Organizzative.
Questa O.S. ha la presunzione di affermare che la sottoscrizione del Contratto Decentrato Integrativo ha avuto come condizione essenziale l'esigenza dell'Amministrazione al finanziamento di 24 Posizioni Organizzative che hanno svuotato le casse dei dipendenti di 220 mila euro, pare con grande soddisfazione di quelle OO.SS. che hanno avallato questo scempio rivendicando il successo delle Progressioni Economiche Orizzontali. Magra consolazione per i circa 950 dipendenti sapere che solamente 238 saranno i" benedetti" dal tanto decantato CDI 2017.
Vorremmo sottolineare una nostra seria preoccupazione: nel 2018 si potrebbe verificare che per ottemperare alle risorse cosiddette "stabili" per pagare le P.O. sarà chiesto ai dipendenti di versare delle quote dal proprio stipendio o, magari, nell'accordo sottoscritto per il 2017 ci sarà un impegno delle OO.SS. firmatarie e Parte Pubblica una sorta di autotassazione per impinguare il Fondo. Bando alle battute: Concludiamo ribadendo che la UIL FPL ha cercato in tutti i modi di riportare alla ragione il tavolo delle trattative ma, evidentemente, ognuno ha un proprio tornaconto che non è certamente individuabile nel rispetto dei diritti di tutti i dipendenti".