A Reggio Calabria il congresso nazionale dell'Associazione delle Famiglie Italiane

Dopo il grande successo di pubblico e importanti relazioni, registrati al Congresso nazionale del 2016 di Verona dove si è celebrato il venticinquesimo anno di vita dell'associazione delle famiglie italiane non era facile prendere il testimone e organizzare il congresso 2017. Il direttivo dell'AFI delegazione di Reggio Calabria e l'intera comunità delle famiglie ha accettato la sfida.

Dall'1 luglio per due giorni presso il palazzo Campanella sede della Regione Calabria si svolgerà il congresso nazionale dell 'AFI.

Ad oggi sono circa ottanta famiglie provenienti da diverse regioni che seguiranno i lavori per testimoniare una esperienza ma anche imparare dal contributo di tutti. Il Convegno si svolgerà con il metodo OST, (Open Space Technology o metodologia dello Spazio aperto di discussione è una semplice, ma efficace, tecnica di gestione di workshop particolarmente adatta a facilitare il confronto e lo scambio di esperienze tra persone che condividono un interesse), con la partecipazione alla discussione di illustri esperti in tema di famiglia. Le tematiche che verranno affrontate nel convegno sono in linea con il percorso realizzato fino ad oggi dall'AFI

Afi – Associazione delle Famiglie – nata nel 1991 a Verona, per l'intuizione di 8 audaci che hanno pensato di organizzare le famiglie in un modo innovativo intorno all'idea di "soggettività sociale della famiglia"

L'AFI rispetto ad altre associazioni familiari, oltre a svariate azioni di volontariato, si caratterizza soprattutto per l'impegno nel campo della soggettività sociale della famiglia, realizzando sul territorio, attività aderenti ai bisogni di quelle famiglie e soprattutto delle famiglie di quel territorio.

Questa ultima responsabilità della famiglia investe un tema estremamente importante, ossia il rapporto tra famiglia e società e tra famiglia e politiche sociali, e nasce dalla consapevolezza del ruolo sociale e della responsabilità pubblica che la famiglia oggi più del passato riveste nella società.

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Testimoniando ancora una volta la necessità, come famiglie, del riconoscimento di un ruolo sociale imprescindibile. Ma l'obbiettivo non vuole limitarsi a chiedere, allo Stato, maggiori risorse e attenzione per la famiglia (che pure sono assolutamente necessarie) ma pretendere una diversa prospettiva, non assistenziale, ma promozionale in cui le risorse messe a disposizione dai servizi comunali, regionali e statali entrino in sinergia con le capacità e le potenzialità delle famiglie destinatarie degli interventi.

Dicendo ancora con forza che: "famiglia e'.... il solo futuro (possibile)"