Siclari sospeso da sindaco di Villa San Giovanni: fu condannato per abuso d’ufficio per il caso “Banda Falò”

Siclari Giovanni Villa San Giovanni 1Il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha dichiarato la sussistenza della causa di sospensione prevista dalla legge Severino nei confronti del neo sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari.

Con il 33, 16% delle preferenze, Siclari era stato eletto appena tre giorni fa. Al 28,56% si era fermato Antonio Salvatore Ciccone, mentre Domenico Aragona si era assestato al 23,55%. Molto staccata la candidata dal Movimento 5 Stelle, Milena Gioè, arrivata al 19,91%. Solo il 3,8% delle preferenze per Silvia Lottero. 

ll provvedimento di sospensione è stato inviato al Comune per la notifica all'interessato e agli altri componenti del Consiglio comunale. Siclari, già assessore nella precedente consiliatura, era stato condannato in primo grado per abuso d'ufficio ed era stato già sospeso insieme con il sindaco in carica ed altri amministratori.

Siclari, insieme all'allora primo cittadino Antonio Messina e a due assessori, era stato condannato per aver concesso autorizzazioni a lidi e stabilimenti costruiti in area demaniale.

Nello specifico il caso era quello relativo allo stabilimento "Banda Falò", un lido sequestrato nel 2011, di cui l'Amministrazione di Villa San Giovanni, aveva autorizzato la costruzione, seppur in carenza di autorità.

Quello di "Bandafalò" é stato un caso che aveva avuto grande scalpore, scatenando una serie di proteste da parte della cittadinanza che, attraverso diversi messaggi di solidarietà, aveva accusato sostanzialmente la magistratura di andare a colpire una realtà virtuosa, "chiudendo gli occhi", invece, su altre strutture parimenti abusive.

Il lido, esteso su una superficie di circa cinquecento metri quadrati, era stato sequestrato nel giugno 2011 dalla Guardia Costiera su decreto della Procura di Reggio Calabria firmato dai pubblici ministeri Sara Ombra e Gabriella Cama e controfirmato dal procuratore Giuseppe Pignatone

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Il reato di abuso d'ufficio è considerato ostativo dalla legge Severino, per cui scatta la sospensione, sebbene la normativa non abbia impedito a Siclari di essere candidato a sindaco e di vincere le elezioni di domenica scorsa. E' stata ampiamente pubblicizzata dallo stesso Siclari la scelta di affidare la "reggenza" a Mariagrazia Richichi che avrà il compito di traghettare la maggioranza sino al termine della sospensione. Il neo primo cittadino, sulla questione Severino, ha dichiarato: "E' un provvedimento che non merito, tutti lo hanno capito e mi hanno votato. Spero passi presto questo tempo, perche' ho voglia di amministrare la mia citta' e dare le risposte che occorrono".