Processo Rewind: riduzione delle pene nel giudizio di rinvio a seguito dell'annullamento della Cassazione

"La Corte di appello di Reggio Calabria, giudicando in sede di rinvio a seguito dell'annullamento della condanna disposto dalla Corte di Cassazione nel processo denominato "Rewind", ha riconosciuto il fatto di lieve entità previsto dalla legge in materia di stupefacenti, e ha quindi ridotto le pene che erano state applicate nei precedenti gradi di giudizio". Lo scrive in una nota l'avvocato Giuseppe Alvaro.

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"La pena è stata più che dimezzata per Rocco Tropeano, 30 anni, di Castellace di Oppido Mamertina, difeso dall'Avv. Giuseppe Alvaro, imputato di plurime cessioni di sostanza stupefacente di tipo cocaina, per il quale la pena in precedenza inflitta, pari ad anni sei di reclusione, è stata ridotta ad anni due e mesi otto di reclusione.
Hanno ottenuto sconti di pena anche Raffaele Bongiovanni, 36 anni, di Taurianova, difeso dall'Avv. Andrea Alvaro, che rispondeva di detenzione di marijuana a fini di spaccio, per il quale la pena irrogata in primo grado (anni due di reclusione) è stata rideterminata in anni uno e mesi uno di reclusione. L'altro imputato che ha beneficiato del riconoscimento della lieve entità del fatto è Giuseppe Scicchitano, 35 anni, di San Ferdinando, difeso dall'Avv. Maria Carmela Preiti, nei cui confronti la pena è stata ridotta ad anni due e mesi due di reclusione (in primo grado quattro anni e quattro mesi di reclusione per detenzione di cocaina a fini di spaccio).
La sentenza della Corte di appello fa seguito a quella emessa dalla Sesta Sezione della Corte di Cassazione il 26 ottobre scorso, con la quale era stato disposto il rinvio degli atti per un nuovo giudizio in merito alla riqualificazione dei fatti contestati in quello di lieve entità, previsto dal Testo Unico in materia di stupefacenti come ipotesi autonoma di reato. Con la stessa pronuncia la Cassazione, in pieno accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Giuseppe Alvaro e Antonio Romeo, ha, inoltre, annullato senza rinvio la condanna che era stata inflitta in primo e in secondo grado ai coniugi Rocco Larosa, 36 anni, e Nadia Carbone, 35 anni, entrambi di Taurianova, assolvendoli definitivamente perché il fatto non sussiste. La Cassazione aveva, infine, rigettato, e in parte dichiarati inammissibili, i ricorsi presentati dagli altri imputati.
Ad ottenere il proscioglimento nel procedimento Rewind è stata anche Carmela Sanfedele, di Castellace di Oppido Mamertina, difesa dall'Avv. Domenico Alvaro, che ha beneficiato del riconoscimento di una causa di non punibilità.
L'indagine, denominata "REWIND" in quanto naturale prosecuzione dell'operazione "PLATOON" conclusa nel 2004, è stata condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taurianova tra il dicembre 2010 e l'ottobre 2011, ed era culminata con l'emissione di ordinanza cautelare emessa dal Gip di Palmi il 17 gennaio 2014 a carico di numerosi soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso".