Reggio, il Pci: “I diritti dei bambini non devono essere calpestati dall’Amministrazione Comunale”

"Il PCI sostiene la necessità di promuovere la scuola pubblica. Siamo contrari alla istruzione privata.

Tant'è che già nel programma elettorale presentato all'allora candidato a Sindaco Falcomatà, avevamo proposto la realizzazione di asilo-nido\scuole materne pubbliche in tutta la città, cosa che non è purtroppo avvenuta visto che addirittura le scuole infanzia comunali vengono chiuse, come avvenuto ad Arghillà e sono stati riaperti alcuni asili nido preesistenti che danno servizi a qualche centinaia di bimbi mentre iposti necessari per soddisfare la domanda sarebbero migliaia.

Anche per questa ragione, dobbiamo affrontare un tema che riguarda l'attività e il funzionamento degli asili nido privati.

Non certo perché abbiamo cambiato prospettiva politica, ma semplicemente perché l'approccio che l'Amministrazione Comunale ha avuto e, continua ad avere, rispetto a questo comparto ci appare del tutto sbagliato, ma anche contrario alle più evidenti regole di buona amministrazione di efficienza, efficacia e corretta gestione.

Insomma vogliamo accendere i riflettori sulla esigenza di tutela dei bambini che frequentano i vari asili nido privati e capire se la loro presenza è veramente tutelata, in primo luogo in termini di sicurezza.

Si fa qui riferimento al servizio educativo per la prima infanzia-asili nido che a Reggio Calabria viene al 90% gestito da strutture private, nell'assenza di una seria iniziativa del Comune di Reggio Calabria.

A destare le nostre preoccupazioni sono state alcune revoche di autorizzazioni intervenute di recente.

Infatti, alcune settimane fa, sono state revocate, proprio dall'Amministrazione Comunale, delle autorizzazioni precedentemente (oltre 2 anni orsono) rilasciate dalla medesima amministrazione. Da qui la domanda sorge spontanea: ma questiasilinidoall'epoca erano idonei e, ed allora perché revocarne oggi le licenze? O erano inidonei ed allora significa che peroltre 2 anni l'Amministrazione ha consentito che i bambini frequentassero strutture inidonee e senza i requisiti di legge (nè sappiamo se i bambini delle strutture oggetto di revoca delle autorizzazioni sono stati destinati ad altre similari strutture! ilchè appare seriamente grave e preoccupante).

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Chiediamo, pertanto, pubblicamente all'Amministrazione Comunale di saperese gli oltre 15 asili nido che sono stati accreditati, (tra questi rammentiamo che c'è anche la struttura collocata presso il CEDIR in ambiente quindi di proprietà comunale) sono completamente e totalmente sicuri? Ha svolto l'Amministrazione delle indagini serie ed approfondite per verificare se gli stessi sono coerenti e conformi alle disposizioni di Leggi vigenti che impongono una serie di condizioni, di garanzie (in termini di spazi, di servizi, di adeguatezza della struttura) tutte finalizzate a garantire la sicurezza dei bambini frequentanti?

Ancora, da quanto abbiamo scoperto, l'Amministrazione ha autorizzato solo micronidi o asili nido la gran parte privati, mentresi chiudono le sezioni di Scuola Infanzia Comunale (vedi il cado di Arghillà chiusa dal 1° settembre 2016).

Aquasi tre anni dall'insediamento,Falcomatà e la sua Giunta Comunale anche in questo campo così importante segna un consuntivo totalmente fallimentare. Si parla di diritti dei bambini e dei minori, si strombazza il Consiglio Comunale dei ragazzi, si fanno i cosiddetti Stati Generali della Scuola ma è tutta propaganda e fumo negli occhi.

I fatti hanno la testa più dura delle millanterie che dal Palazzo S.Giorgio ci rovesciano addosso quotidianamente e ci dicono che:

- quest'anno la mensa scolastica di fatto non è partita;

- i buoni libro ancora non sono stati ricevuti dalle famiglie;

- le scuole infanzia comunali vengono chiuse;

- il comune non utilizza cospicue risorse per l'edilizia scolastica per l' incapacità dell'Amministrazione;

- la manutenzione delle scuole infanzia, primaria e media dopo essere rimasta ferma circa un anno è partita a febbraio ed ègià finita ad aprile per le scarse ed insufficienti risorse che la Giunta comunale mette a disposizione della scuola;

- molte scuole sono in condizioni precarie e disagiate e in locali inadeguati, malsani e insicuri.

Amministratori comunali lasciate stare la propaganda e le false promesse perché la città ha bisogno di risposte concrete che ad oggi non avete dimostrato di essere capaci di dare". Lo afferma in una nota Lorenzo Fascì della Segreteria Provinciale del Pci.