Bronzi di Riace, Siclari (Movimento Nazionale per la Sovranità): "Proposta ministro Franceschini non resti mero intento"

Una riflessione buttata lì senza un progetto vero, serio, che sia supportato non soltanto da elaborazioni programmatiche valide rischierebbe di configurare l'ennesima promessa elargita gratuitamente dalla sinistra italiana alla nostra città.

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È comunque da apprezzare che le attenzioni del Ministro dei Beni Culturali si siano finalmente concentrate sulla città dei Bronzi, ma perchè possa essere data una qualche forma di credibilità alla sua proposta è necessario comprendere se egli abbia chiaro il quadro della situazione di estrema drammaticità che si delinea all'orizzonte cittadino.

Prima che lo stesso titolare del dicastero illuda i reggini deve essere reso edotto circa lo stato in cui si trova la città: in ginocchio da tutti i punti di vista, incapace della ordinaria gestione della propria vita, priva di una guida amministrativa, con infrastrutture obsolete, o in via di chiusura come il suo Aeroporto.

Reggio ha da mezzo secolo la immensa chanche di identificare la sua immagine con quella delle due statue ma non lo fa. In un ignorante torpore rinnega più o meno inconsapevolmente il valore planetario dei suoi inestimabili tesori, senza comprenderne appieno le potenzialità.

Reggio dovrebbe fare dei Bronzi di Riace la sua principale risorsa economica, da mostrare ai visitatori in cima alle altre offerte culturali, monumentali e naturali. Potrebbe farlo se fosse accogliente davvero. Gentile con i turisti e organizzata, aperta, solare e affollata. Ricca di iniziative e manifestazioni, di sport, arte e cultura. Di musica, cinema, di passeggiate, locali e negozi. Una città che funziona, insomma, e in cui i servizi funzionano.

Ma Reggio non è più così, è un fotogramma negativo della sua immagine, irriconoscibile, incontrollato agglomerato urbano. Ha meschinamente rinunciato ad uno dei suoi progetti più importanti e di respiro transazionale quale è il Waterfront di Zaha Hadid, per chinarsi supinamente al provincilismo da frontiera, rinnegando, così, la sua forza attrattiva.

Il Ministro Franceschini prenda prima coscienza dello stato in cui versa la città ed interloquisca coi suoi compagni di partito che la amministrano e governano a livello locale e regionale, affinchè la sua senz'altro provvida idea non rimanga per noi il solito insperato, irraggiungibile miraggio di rivalsa." Lo afferma in una nota  Ernesto Siclari , Commissario Provinciale Movimento Nazionale per la Sovranità