A San Luca un calcio alla 'ndrangheta: inaugurato impianto sportivo

sanluca inaugurazionecampocalcioUna partita di calcio tra la Nazionale Cantanti e quella dei Magistrati inaugura il nuovo impianto sportivo di San Luca, "fiore della rinascita" in un un territorio devastato dalla 'ndrangheta.

Ma a San Luca oggi vince lo Stato. La presenza e le parole delle autorità presenti per l'inaugurazione e per partecipare al convegno a sostegno della legalità.

Il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che ha invitato a non eccedere in vittimismo, ma ad agire concretamente per il bene della propria terra, partendo da valori fondamentali come la coerenza e l'onestà.

Ma anche il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Entrambi si sono rivolti ai giovani indicando la strada del cambiamento.

"Dobbiamo affrontare la 'ndrangheta così come si affrontano i contrasti nel calcio, in maniera dura, decisa e determinata" ha detto la Boschi.

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"Noi siamo qui oggi - ha aggiunto - per dire che le cose possono cambiare, anche a San Luca. Se l'acquedotto funziona, se le strade sono pulite, se lo stadio c'è, cresce la fiducia, si superano un po' di pregiudizi. Vogliamo costruire un paese diverso ma per farlo abbiamo bisogno di voi. Ai ragazzi dico che noi ci siamo, ma che c'è bisogno di voi. Pari opportunità significa combattere le divisioni, ma anche ogni forma di violenza e illegalità. Vuol dire anche costruire un Paese in cui c'è parità di diritti e va avanti chi merita. Chi mantiene la precarietà non ci rende liberi".

deraho sanluca"In questa terra di 'ndrangheta lo Stato oggi vuole dire che non tollera certe presenze. Ecco perche' siamo a San Luca per dare un foglio di via alla criminalita'". Lo ha dichiarato Federico Cafiero De Raho, Procuratore Capo di Reggio Calabria, intervenendo a San Luca (RC) in occasione della manifestazione "In campo per il futuro". "Lo slogan scelto dagli organizzatori - ha aggiunto Cafiero De Raho - rappresenta una metafora nella quale tutti dobbiamo scendere in campo contro la criminalita'. Tutta la squadra Stato deve giocare e noi - ha concluso il Procuratore - siamo vicini a tutti i cittadini che vogliono cambiare".

"Siamo qui non per fare testimonianza ma per promuovere progetti concreti ai quali anche il Csm, andando oltre le proprie funzioni in senso stretto, ha dato sostegno per supportare chi assicura la lotta al crimine organizzato". Lo ha detto il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini.

"Lo sport - ha detto - può essere un veicolo per promuovere la legalità. Questa giornata segna un momento di estesa unità istituzionale e fornisce anche una rappresentazione molto forte dell'unità tra istituzioni e società civile". "Il campo che inauguriamo oggi - ha detto Luca Palamara, del Csm, che è anche il capitano della nazionale magistrati che ha inaugurato lo stadio con una partita contro la nazionale cantanti - dà l'opportunità ai ragazzi di San Luca di comprendere l'importanza del rispetto per le regole, dell'istruzione, della scuola e del lavoro e quanto sia sbagliata la strada della criminalità". "Bisogna far capire - ha proseguito Palamara - che la Calabria ha bisogno di riflettori sempre accesi. Il Capo dello Stato, un mese fa, ha usato parole dure per affermare che bisogna dire un no forte contro la 'ndrangheta ed ogni forma di mafia. Per fare questo c'è bisogno di realizzare strutture e posti di lavoro e partire dalle scuole per l'insegnamento del rispetto delle regole. Per quanto riguarda gli uffici giudiziari occorre dotare la Calabria di strutture idonee a fronteggiare le emergenze che quotidianamente si presentano".

A sorpresa si e' presentato sul campo del nuovo stadio di San Luca l'attore Raul Bova, accolto dall'ovazione degli studenti arrivati nel paese da tutta la Calabria per assistere a una partita di calcio amichevole tra la nazionale magistrati e quella cantanti.

"La Calabria e' la mia casa. Ho passato tutta la mia infanzia qui e ci tenevo ad esserci perche' e' in questa terra che ho vissuto le prime storie d'amore e tutte le storie piu' belle della mia vita". Agli studenti, Bova ha chiesto "di lavorare per portare un messaggio importante di legalita' a tutta la comunita'". L'attore ha spiegato che la sua collaborazione con la nazionale cantanti "e' nata proprio in Calabria e speriamo che qui in Calabria continui. Ci sono messaggi importanti da portare a questi ragazzi, non solo spot. Nel nostro piccolo - ha aggiunto - dobbiamo fare di tutto per far si' che la Calabria non sia una terra dimenticata".

Intervenuto, tra gli altri il segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino: "Corrompe l'intelligenza - ha detto - chi fa cattiva informazione, chi cerca di indottrinare. Corrompe la volontà chi cerca di convincere che si possono ottenere obiettivi alti senza investire energie e tempo nelle relazioni vere. La corrompe chi cerca di dare per favore ciò che spetta per diritto. Corrompe il cuore chi non aiuta a distinguere tra amore vero e il possesso rozzo di una persona. L'amore vero non uccide". "La chiesa - ha detto il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva - è in trincea. Coglie tra la gente le istanze sui problemi e cerca di dare risposte secondo le proprie possibilità. I giovani sono una risorsa per questa terra che, purtroppo, viene a mancare nel momento in cui sono costretti ad emigrare".