Alloggi popolari, Un mondo di mondi, Ancadic e Reggio Non Tace si battono per il diritto all'abitare

"Ancora ostacoli all'applicazione della delibera sugli alloggi popolari approvata dal Consiglio comunale lo scorso 10 febbraio.

Il piano d'azione delineato dall'assessora Angela Marcianò, sul quale si fonda la delibera, non ha ancora sortito gli effetti sperati.

Gli informatici della Recasi, non sono stati ancora assegnati dal Sindaco all'assessorato. Si tratta di un passo fondamentale per avviare le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari, per la realizzazione della banca dati sul patrimonio erp e per dare attuazione all'intero piano.

Finora si è provveduto solo ad un trasferimento di alcuni dipendenti dal settore gestito dalla dirigente C. Stracuzza al settore gestito dal dirigente M. Romano, lasciando però invariato il numero del personale che da sempre si occupa della gestione ordinaria del patrimonio edilizio. Nessuna task force dunque a rafforzare la battaglia contro il "sistema illegale" che gestisce gli alloggi popolari.

Rimane ancora incerto anche l'aspetto economico.

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C'è da far luce sugli incassi annuali del Comune relativi ai canoni di locazione degli alloggi erp per tirare le somme da destinare obbligatoriamente alla manutenzione e al rilancio del settore alloggi popolari. L'Amministrazione comunale dovràquindi prevedere nel prossimo bilancio di previsione 2017 le somme necessarie e vincolate per il settore di edilizia residenziale pubblica.

Il rischio altrimenti è che il settore degli alloggi popolari vada pian piano, in silenzio e in modo inesorabile in declino, negando a centinaia di persone a basso reddito il diritto all'abitare.

Già nelle settimane scorse il dirigente M. Romano aveva dichiarato che negli ultimi 2 anni il Comune ha speso per la manutenzione solo 2 euro per ciascuno dei 4.000 alloggi. C'è ancora da chiedersi come siano state spese le entrate derivanti dai canoni in questi due anni.

Queste entrate infatti sono vincolate dalla legge al settore per il quale devono essere utilizzate, non solo per la necessaria manutenzione ma anche per bilanciare l'azione di vendita di una parte degli alloggi con nuove acquisizioni.

E poi ancora: per quale motivo il Comune non comincia ad assegnare le abitazioni confiscate?

Le associazioni Un mondo di mondi, Ancadic e il movimento Reggio Non Tace, insieme ai cittadini che si battono per garantire il diritto all'abitare, ribadiscono la necessità di dare applicazione in tempi brevi alla delibera approvata dal Consiglio Comunale. Dal sindaco G. Falcomatà e dal presidente del Consiglio Comunale D. Delfino si attendono le dovute azioni". Lo affermano Cristina Delfino e Giacomo Marino del direttivo Un Mondo Di Mondi, Nicola Santostefano per il Movimento Reggio Non Tace e Francesco Nucara, presidente Associazione Ancadic.