Faida dei Boschi: chiesti 5 ergastoli in Appello

reggiocortedappellodi Angela Panzera - Durissime le richieste di condanna avanzate ieri dal sostituto procuratore generale reggino, Francesco Monaco che alla Corte d'Assise d'Appello ha invocato cinque ergastoli e 90 anni di carcere per gli imputati del troncone ordinario dell'inchiesta "Faida dei Boschi". All'esito del primo grado la Corte d'Assise di Locri, nel maggio dello scorso anno, ha comminato due ergastoli, sei condanne per 119 anni di reclusione, con pene che variano dai 15 ai 26 anni di reclusione. Solo tre furono le assoluzioni ossia per Antonio Leuzzi, Luca Spatari e Cosimo Damiano Bruno Vallelonga, (cl. 55). Ieri il pg ha chiesto alla Corte, presieduta da Lilia Gaeta con a latere Giuliana Campagna, di confermare i due ergastoli rimediati da Vincenzo Gallace e Cosimo Giuseppe Leuzzi, accusati dall'Antimafia, vario titolo, di essere i mandanti dell'omicidio di Damiano Vallelunga, ritenuto dagli inquirenti il boss di Serra San Bruno. Vallelunga fu ucciso il 27 settembre 2009 nei pressi del Santuario dei Santi Cosimo e Damiano di Riace. All'esito del primo grado Leuzzi però fu assolto dall'accusa di tentato omicidio ai danni di Cosimo Ierinò. All'esito della propria requisitoria il pg Monaco ha chiesto inoltre, alla Corte di accogliere l'appello avanzato dal pm antimafia Simona Ferraiuolo, ed in particolare la rifermo della sentenza emessa dai giudici di Locri in relazione ad alcune assoluzioni, anche parziali, che riguardano l'accusa relativa alla partecipazione al delitto di Damiano Vallelunga, nonché la partecipazione ad un'associazione per delinquere di stampo mafioso e per il reato di intestazione fittizia di beni. Il pg ha inoltre richiesto ai giudici l'assoluzione, per intervenuta prescrizione, in relazione ad alcuni capi di imputazione che riguardano singole posizioni, con conseguente diminuzione della pena per gli imputati. Dopo la requisitoria del pg hanno concluso gli avvocati delle parti civili. Il processo sulla "faida dei boschi" è stato aggiornato al 27 aprile quando inizieranno gli interventi dei difensori. L'inchiesta fu condotta nell'agosto del 2012 quando i Carabinieri reggini hanno eseguito il blitz in cui finirono 16 persone in manette accusati di essere, a vario titolo, vicini alle cosche Ruga, Leuzzi e Vallelonga, operanti nei comuni di Monasterace, Caulonia, Stilo, Riace e Stignano. Le accuse mosse furono quelle di omicidio, associazione mafiosa, detenzione di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni e altri reati aggravati dall'aver agevolato la 'ndrangheta. Tra gli atti dell'accusa vi furono le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Antonino Belnome e Michael Panaija.

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Queste le richieste della Procura Generale:

Vincenzo Gallace ergastolo

Cosimo Giuseppe Leuzzi ergastolo

Andrea Sotira ergastolo

Cosimo Spatari ergastolo

Agostino Vallelonga ergastolo

Salvatore Papaleo 20 anni

Roberto Umbaca 17 anni

Antonino Belnome 15 anni

Luca Spatari 13 anni

Antonio Leuzzi 12 anni

Cosimo Damiano Bruno Vallelonga, (cl. 55), 12 anni