Reggio, il 5 aprile al cineteatro Odeon va in scena “C’è una voce nella mia vita”

Promosso dall'Ufficio scuola IRC della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, ha avviato quest'anno la sua attività il Laboratorio Teatrale Interscolastico e ha dato vita alla sua prima produzione, dal titolo "C'è una voce nella mia vita", che potremo vedere in scena il prossimo 5 aprile alle ore 20.30, presso il Cineteatro Odeon.

Questa proposta di valore culturale, artistico e spirituale arriva dal mondo della scuola reggina come offerta di riflessioni, esperienze e testimonianze sulla bellezza della vita in quanto dono, compito e progetto, nell'anno che la Chiesa Diocesana ha inteso dedicare al tema della vocazione.

Un gruppo di docenti, appoggiate dai rispettivi Dirigenti, con una formula assolutamente innovativa, hanno portato avanti l'idea di una progettualità condivisa tra vari gradi e vari indirizzi scolastici, che si sono ritrovati uniti in un lavoro comune.

Sul palco vedremo quindi esibirsi insieme i bambini della scuola elementare "Principe di Piemonte", i ragazzi delle scuole medie "D. Vitrioli" e "Pythagoras", gli studenti del Liceo Artistico "M. Preti-A. Frangipane" per le scenografie e gli allievi del Liceo Scientifico "L. da Vinci".

E' stato felicemente raggiunto così un importante obiettivo formativo, infatti attraverso lo scambio e la reciproca valorizzazione delle risorse, gli allievi e i docenti, all'interno della relazione educativa, hanno potuto apprezzare la bellezza della cooperazione, la forza della condivisione di talenti ed energie, in un'esperienza che si è contrapposta alla mentalità corrente che privilegia l'individualismo, la competizione, il conflitto.

La scuola dunque, in questo tempo di mutamenti, di crisi ed emergenze, si dimostra capace di vivere e annunciare valori importanti per l'edificazione di una umanità sana.

Tutti, dai bambini agli adulti, hanno impegnato al meglio le proprie potenzialità e inclinazioni per offrire al pubblico uno spettacolo ricco e coinvolgente, che attraverso vari linguaggi espressivi vuole parlare alla mente, al cuore, alla coscienza dello spettatore, per lasciare un segno stimolando un pensiero, un'emozione, un proposito.

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Si tratta di una produzione inedita nei contenuti, originale e accattivante nell'intreccio dei generi: dal testo alle coreografie, dalle canzoni agli spartiti, dagli effetti multimediali ai prodotti grafici, alle scenografie, tutto è testimonianza della forza creativa e della voglia di comunicare che caratterizzano l'animo giovanile e che emergono se incoraggiati, motivati e orientati.

Questi giovani, con spirito fresco e autentico, raccontano frammenti di vita, traducendo l'esistenza con il dizionario delle emozioni e dei sentimenti, dalla rabbia al dolore, dal rimpianto alla nostalgia, dall'amore al coraggio. Essi fanno scorrere davanti agli occhi dello spettatore una serie di quadri esistenziali in cui percepire l'eco di una voce superiore che tutto ordina e indirizza a un fine.

Dall'incontro tra la leggerezza ludica della loro età e l'intensità del messaggio che essi affidano alla scena teatrale, nasce dunque un momento di intrattenimento piacevolmente impegnativo.