Operazione "Jerry", 8 fermati restano in carcere. Scarcerato Grasso

confarrestidroga2303di Angela Panzera - L'operazione antidroga "Jerry", compiuta nei giorni scorsi dalla Dda e dalla Guardia di Finanza reggina, supera il primo "scoglio" dei giudici. Ieri il gip reggino Domenico Santoro ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Sandro Favasuli e Paolo Talia. Stessa cosa il gip di Messina che ha confermato il carcere per il pediatra Pietro Buonaventura Zavettieri. È lui il professionista che, stando alle indagini del pm antima a Simona Ferraiuolo, avrebbe avuto un ruolo importante quanto a tra ci di sostanze stupefacenti intercorsi fra la Piana, la Locride e il Sudamerica.Un uomo insospettabile , un medico che prestava servizio in Calabria ma dimorava in Sicilia. Ed infatti è a Messina che i finanzieri lo hanno raggiunto ed arrestato giovedì scorso. Secondo quanto è emerso dalle indagini Zavettieri avrebbe svolto il ruolo di finanziatore di traffici ci illeciti, ma anche acquirente di ingenti partite di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica. L'inchiesta però non è riuscita a documentare se quelle attività abbiano portato o meno all'arrivo effettivo della droga e per questo ad oggi al professionista viene contestato il reato tentato. Per quanto concerne la figura di Zavettieri, gli inquirenti spiegano come dalle carte emerga uno «spaccato inquietante» della personalità del professionista, il quale «si è rivelato un uomo dalla condotta lasciva».

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Per i magistrati «non sono emersi elementi tali da far ritenere che lo stesso potesse far uso di sostanze stupefacenti, ma neppure può escludersi che ciò sia avvenuto, dal momento che Zavettieri risulterà avere un ruolo importante nel traffico di stupefacenti» di cui si occupa l'inchiesta. Zavettieri, fra l'altro, fa parte del secondo filone dell'inchiesta che s'intreccia col primo. Adesso il professionista rimane in carcere. Il gip di Palmi, Massimo Minniti, ha invece emesso un'ordinanza di custodia cautelare per Domenico Arcuri, classe 1985, Marco Arcuri, classe 1971, Michele Bellocco, classe 1980, Vincenzo Palumbo e Salvatore Scardinaro. Scarcerato ieri invece, Domenico Grasso, 61enne di Rosarno, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Luca Agostino. Grasso è accusato di esse- re un partecipe dell'associazione ed in particolare di essere un acquirente che manteneva i contatti con i fratelli Arcuri. Per il gip però non sussistevano i presupposti di legge per convalidare il fermo emesso dall'Antimafia. Per Michele Auddino il gip Minniti ha disposto il ricovero provvisorio presso l'ospedale di Polistena dove l'uomo verrà piantonato dai militari delle Fiamme Gialle. Nella giornata di oggi infine, arriveranno le decisioni dei gip di Locri, Pistoia e Firenze. In tutto sono cinque le persone su cui i tre gip si devono esprimere dopo la richiesta di convalida del fermo avanzata dal pm antimafia Ferraiuolo. Oggi infatti scadono i termini di legge e i gip dovranno depositare il provvedimento.

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L'inchiesta: http://ildispaccio.it/primo-piano/139540-cocaina-dalla-colombia-il-pediatra-e-il-polmone-finanziario-della-ndrangheta