Aeroporto dello Stretto, Falcomatà: “Abbiamo resuscitato un morto”

conferenzafalcomataaeroporto500di Natale Iracà - Un primo passo per il salvataggio dell'aeroporto. È questa la sensazione dopo la proroga dell'esercizio provvisorio. Alitalia, grazie al pagamento di vecchi debiti, resterà al "Tito Minniti", ma per rilanciare l'aeroporto serve un'operazione ad ampio respiro. A spiegarlo questo pomeriggio, in una conferenza stampa a palazzo Alvaro, hanno pensato: il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto; il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà; l'assessore comunale ai trasporti, Giuseppe Marino. Proprio l'esponente dell'esecutivo di palazzo San Giorgio, ha introdotto i lavori. "Incominciamo a intravedere la luce - spiega Marino - L'esercizio provvisorio è stato prorogato fino al 30 aprile, grazie al milione di euro messo a disposizione da Regione, città metropolitana e Comune. In questa operazione di salvataggio si è scatenata la tempesta Alitalia nel Paese. Reggio si trova all'interno di questa importante partita che il governo sta cercando di chiudere nel miglior modo possibile. Non consentiremo a chi ha portato la città sul lastrico, di ergersi a difensori della città".

A parlare di primo passo verso il salvataggio è stato il presidente del consiglio regionale, che ha presentato la sua personalissima proposta da girare al consiglio regionale di martedì. "Alitalia è un problema del Paese in cui ci troviamo in mezzo. Non è che un mese fa le cose andassero bene. Servirà una soluzione in un luogo diverso rispetto a questo. Gli enti locali sono riusciti a stare in un tavolo ben guidato dal prefetto Di Bari in cui la Regione ha pagato un debito di 1,8 milioni risalente al 2013. La Regione ha imposto un ragionamento rispetto alla continuità territoriale. Entro novembre Enav si è impegnata a dare tutte le garanzie di sicurezza per fare atterrare tutte le compagnie e tutti i piloti. Sono piccoli passi avanti. È un risultato parziale, che parzialmente ci accontenta e che ci dice di non abbassare la guardia. Vorrei avere una larga partecipazione politica. Prima del consiglio chiederò ai capigruppo di portare l'argomento aeroporto in aula con una mozione e per dare il segno che la battaglia sull'aeroporto non è quella di un singolo, ma interessa all'intera regione".

--banner--

A chiudere la conferenza, dal pulpito della sala conferenze, è stato lo stesso Falcmatà. "È una storia che parte da lontano, da quando è nata la Sogas - spiega Falcomatà - È stata una gestione insostenibile. Remunerazioni milionarie e piano di assunzioni che è andato ben oltre, con 101 assunzioni a fronte delle 59 necessarie. Non è stata solo sfortuna. Il fallimento è arrivato per precise responsabilità. Aeroporto e Sogas a tutto erano funzionali fuorché all'aumento del traffico aereo in città. È fondamentale fare luce su questa gestione e chi di dovere approfondisca. Ai lavoratori vorrei dire: vi hanno preso in giro. Noi abbiamo il dovere di fare luce su questo. Sorvolo sulle tante compagnie arrivate e andate via in un sospiro. Sarà importante capire quanto queste hanno ricevuto e soprattutto vorrei capire cosa hanno prodotto le trasferte europee di amministratori locali. Noi ci siamo trovati di fronte: alla chiusura della gestione trentennale, al fallimento di Sogas e all'esercizio provvisorio. La situazione di Reggio è in un contesto più ampio. Lo scalo reggino ha 44 dipendenti a terra di Alitalia, come solo a Fiumicino. C'era una situazione debitoria pregressa, e di difficile ricostruzione, che Alitalia chiedeva fosse risolta. In queste settimane abbiamo assistito a un gioco al massacro, provando a ricreare una verginità da parte di coloro che quel danno lo hanno creato. Quanti fra quelli che si sono affannati a scrivere avevano la speranza di venirne fuori?".

Infine l'invettiva contro politici, giornalisti e detrattori di ogni tipo. "In questo mese ho visto cose che voi umani non potete immaginare. Ho visto gente che ha creato buchi di bilancio creare sit-in. Ho visto partiti cancellati dalla geopolitica e presenti solo sulla tastiere, certificare la loro esistenza solo sul desk di chi ha dato loro spazio. Ho visto ragazzini frustrati, perché rispetto a loro i coetanei collaborano con testate nazionali. Ho visto cacciatori di like e autorevoli testate prestarsi al gioco. Ho visto pregiudicati parlare di moralità. Così fate solo pubblicità a me. A proposito, non ho alcuna intenzione di candidarmi alla Camera. Sono convinto che la città non si baratta sull'altare di nulla". Il risultato del tavolo romano è stato "come resuscitare un morto". "Alitalia era già andata via. Abbiamo ribaltato una partita al 90'. Riattivare tutto dal venerdì al lunedì non era possibile. Era importante che rimanesse Alitalia e la cosa non può essere vista come una cosa non importante. È un sollievo in fase provvisoria, lo è per i passeggeri e per i 44 lavoratori. Infine si dà il tempo a Sacal di cominciare a lavorare. Gradualmente, nel giro di qualche settimana, torneremo ai voli che c'erano prima e poi non ci fermeremo. Insieme al sindaco Accorinti sigleremo un protocollo per la continuità territoriale. Inizieranno i lavori per la pista. Questi lavori consentiranno atterraggi anche a compagnie low cost".