Il Centro Democratico di Reggio Calabria molla Tabacci

Il Movimento Centro Democratico nasce per offrire un contributo di chiarezza al lungo e travagliato periodo di transizione su cui la politica italiana a partire dagli anni novanta si è arenata. Con coraggio e decisione, uomini e donne, nell'anno 2012, abbiamo abbracciato la proposta politica avanzata da Bruno Tabacci. Ciò, per offrire, sia una risposta credibile a quanti animati da passione civile, da spirito e valori ancorati alla tradizione del liberalismo democratico, sia una casa comune e solidale di matrice centrista ed europeista.

Su questi presupposti, insieme a tanti amici provenienti da diverse esperienze e sensibilità culturali abbiamo, nell'interesse comune e superiore del benessere sociale ed economico del Paese, condiviso un percorso politico. E nonostante la loro formazione e la loro cultura di provenienza fosse diversa dalla nostra, esprimevano uguale sensibilità di convergenze e di interessi sui problemi del Paese, come gli aderenti al Partito Democratico Italiano. Grazie anche al nostro contributo di idee e di consensi offerti alla coalizione di centro-sinistra abbiamo raggiunto importanti successi elettorali sia a livello Nazionale che nelle Regioni e negli Enti locali.

Anche in Calabria la collaborazione offerta dagli amici del Centro Democratico sia nelle ultime elezioni regionali che nelle recenti elezioni comunali nella città di Reggio Calabria ed in tanti altri importanti comuni, è stato determinante per i successi della coalizione di centro-sinistra.

La stagione politica che, dopo il risultato del Referendum del 4 dicembre u.s. stiamo vivendo, in maniera convulsa, delinea scenari non tranquillizzanti per il prossimo futuro non solo per gli scarsi risultati che si registrano sul piano della ripresa economica ma anche sulla involuzione e la deriva populista e nichilista su cui si è incanalata la politica sul sentiero dei cosiddetti "temi sensibili" con particolare riferimento ai temi della "famiglia", "welfare" e la nuova visione "antropologica" dell'uomo e della società.

Dalla scissione all'interno del Partito Democratico, nostro alleato di governo, inevitabilmente scaturirà la scomposizione e la ricomposizione di nuove aggregazioni di gruppi e partiti nell'ambito della sinistra italiana con non celati rigurgiti statalisti e populisti. Tutto ciò impone una attenta riflessione e quindi invitare le forze politiche moderate ad una osservazione più attenta dei fenomeni in evoluzione anche alla luce della riforma elettorale ormai imminente, che con il probabile ritorno al sistema proporzionale dovrebbe valorizzare ulteriormente le singole aggregazioni intorno a coalizioni in sintonia con il proprio sentire ideale.

Di converso Bruno Tabacci ed alcuni dirigenti nazionali del Centro Democratico, con decisione verticistica, senza indire, per lo meno, un congresso straordinario per definire una nuova strategia politica, attraverso un confronto e un dibattito, decidono autonomamente di aderire alla formazione politica della "Sinistra" di Giuliano Pisapia. Scelta questa certamente in pieno contrasto con i principi fondanti ed ispiratori del Centro Democratico e snaturando la motivazione dello stare assieme scelgono di confluire in "un'area politica" decisamente lontana dalla visione democratica, liberale e di ispirazione centrista ed europeista che anima il nostro agire.

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Per questo motivo, la segreteria provinciale che rappresenta l'assoluta maggioranza degli iscritti al Centro Democratico, in provincia di Reggio Calabria, ritiene di non seguire l'amico Bruno Tabacci e i tanti amici del Centro Democratico in questo loro "percorso" sul campo della alleanza con la Sinistra cosiddetta "Progressista".

Tuttavia ci asterremo dal compiere scelte ufficiali che certamente oggi potrebbero apparire frutto di decisioni affrettate e non sufficientemente motivate da una attenta valutazione su programmi, scelte ideali e nuove conformazioni di aggregazione ed alleanze.