Don Ciotti a Locri ricorda Ilaria Alpi: "Sbirro per me è complimento"

donciotti2103 500"Quelli che chiamano 'sbirri' sono persone al servizio dello Stato, cioè di tutti noi. Persone che con professionalità e dedizione provvedono alla nostra sicurezza, alla tutela delle leggi. Dobbiamo essere loro grati. Io personalmente ho verso di loro un grande debito di gratitudine. Se leggo oggi 'don Ciotti sbirro', la prendo non come un'offesa ma come un complimento". A dirlo don Ciotti, tornando sulle scritte di ieri a Locri. "Il lavoro - ha aggiunto - è insieme al sapere la base della dignità umana, e dunque scuola e lavoro sono i primi antidoti alle pesti della mafia e della corruzione. Deve essere però lavoro vero, onesto, tutelato dai diritti. Non il lavoro che le mafie procurano come segno del loro potere, un lavoro sottomesso, servile. Ma nemmeno il lavoro di tanta economia, dietro al quale si nascondono forme di sfruttamento, di riduzione della persona a mezzo di profitto. Lavoro che non genera dignità ma disuguaglianza. Abbiamo bisogno di lavoro, di politiche sul lavoro che riducano le disuguaglianze e generino dignità. Ne ha bisogno l'Italia, ne ha bisogno la Calabria".

--banner--

"Voglio mandare un messaggio d'affetto a Luciana Alpi, la mamma di Ilaria, e un pensiero a Giorgio, il padre, e dirle che non la lasceremo sola, che non permetteremo alla sua comprensibile stanchezza di diventare rassegnazione. Continueremo - ha proseguito - a esserle accanto nella ricerca di verità e giustizia per Ilaria e per Milan Hrovatin, il suo operatore". 'In passato hanno commesso errori, ma ora sono qui con noi' - "Oggi in piazza ci sono anche ragazzi che hanno commesso degli errori in passato, alcuni appartenenti a famiglie cosche". A dirlo don Luigi Ciotti a Locri. "Oggi invece sono qui - ha aggiunto - assieme ai volontari di Libera"