Scritte sul Vescovado di Locri, Don Ciotti: “E’ segno che l’impegno concreto dà fastidio”

donciotti«Siamo i primi, da sempre, a dire che il lavoro è necessario, anzi che è il primo antidoto alle mafie. Ma che sia un lavoro onesto, tutelato dai diritti, non certo quello procurato dalle organizzazioni criminali.

Gli "sbirri" – che sono persone al servizio di noi tutti – sarebbero meno presenti se la presenza mafiosa non fosse così soffocante.

Questi vili messaggi – vili perché anonimi – sono comunque un segno che l'impegno concreto dà fastidio. Risveglia le coscienze, fa vedere un'alternativa alla rassegnazione e al silenzio.

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Noi è con questa Calabria viva, positiva, che costruiamo, trovando in tante persone, soprattutto nei giovani, una risposta straordinaria, una straordinaria voglia di riscatto e di cambiamento». E' la nota di Luigi Ciotti e Libera dopo le scritte apparse la notte scorsa sul Vescovado di Locri (Leggi qui la notizia: http://ildispaccio.it/reggio-calabria/139104-piu-lavoro-meno-sbirri-scritta-sul-vescovado-di-locri))