Dentisti reggini in assemblea sulla legge regionale per la tutela della salute dei pazienti nell’esercizio delle attività specialistiche odontoiatriche

La legge regionale recante "norme per la tutela della salute dei pazienti nell'esercizio delle attività specialistiche odontoiatriche" è stata l'argomento posto al centro dell'assemblea dei dentisti reggini, svoltasi presso l'auditorium dell'Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria. Obiettivo dell'assise convocata dal Presidente della Cao, dr Filippo Frattima, è stato quello didipanare eventuali dubbi su possibili difficoltà interpretative ed applicative dello strumento normativo che, dal 21 aprile del 2016, è andato a regolamentare il settore dell'odontoiatria calabrese.

La legge regionale 10 del 2016 rappresenta un importante conquista per i dentisti della nostra regione in quanto tale provvedimento è stato il risultato un'estenuante trattativa tra Regione e le varie Commissioni Odontoiatri calabresi. Il nuovo strumento normativo definisce il procedimento e le modalità per l'avvio dell'attività degli studi odontoiatrici, nonché i requisiti minimi strutturali, impiantistici, tecnologici ed organizzativi per l'esercizio dell'attività libero-professionale, al fine di garantire uniformità di standard minimi nell'erogazione di prestazioni specialistiche mirando, al contempo, a contrastare l'esercizio abusivo della professione ed a classificare le attività sanitarie degli studi odontoiatrici.

Tra le principali novità, introdotte dalla legge, vi è la Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività che dovrà essere comunicata ad Asp, Regione ed all'Ordine dei Medici territorialmente competente. Per gli studi già in attività al momento dell'entrata in vigore, è stato dato il termine di un anno per adempiere a tale obbligo. Anche in vista di questa scadenza, dunque, il Presidente dei dentisti reggini, dr Filippo Frattima, ha convocato in assemblea gli iscritti.

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Il Presidente dell'Ordine, dr Pasquale Veneziano, nell'aprire l'assemblea, ha messo in evidenza l'armonia fra medici ed odontoiatri in seno all'ente ordinistico reggino, rimarcando, al contempo, la compattezza della categoria degli odontoiatri e l'impegno portato avanti, ormai da molti anni dal Presidente dei dentisti, dr Filippo Frattima che è anche ideatore e presidente del noto Premio Ippocrate, insignito di alte onorificenze istituzionali.

Il dr Carlo Nicolò, componente della Commissione Odontoiatri, ha sottolineato l'impegno delle Cao calabresi nella genesi di una legge che ha evitato il tracollo della categoria.

"Questa, come tutte le leggi, ha degli aspetti che vanno interpretarti – ha spiegato il presidente della Commissione Odontoiatri, dr Filippo Frattima, nell'introdurre l'argomento all'ordine del giorno – proprio per questo abbiamo voluto invitare degli espertiper cercare di chiarire eventuali dubbi e perplessità che potessero sorgere in vista della scadenza del prossimo 21 aprile, data entro la quale dovrà essere presentata la Scia per gli studi già in essere".

A relazionare, quindi, sulla legge regionale 10 del 2016 ed, in particolare, sull'obbligo della Scia, nonché sulle sanzioni ad essa connesse sono stati l'Ing. Giuseppe Cutrì, ispettore Asp, e Giuseppe Pavone, ingegnere, libero professionista. Nello specifico, l'Ing. Giuseppe Cutrì si è soffermato sui requisiti minimi concludendo che la legge regionale rappresenta una buona sintesi fra l'interesse collettivo, rappresentato dalla Regione, e quello degli studi odontoiatrici.

Nel corso dell'assise è stato sottolineato che una volta presentata la Scia, entro 60 giorni vi sarà un organo chiamato ad effettuare una valutazione che, in caso di esito negativo, porterà ad una diffida ad adempiere alle prescrizioni necessarie affinché lo studio odontoiatrico in esame possa mettersi in regola. Il termine per adempiere è perentorio e non potrà essere inferiore a 30 giorni. In caso di mancato adempimento o di dichiarazioni false sono previste pesanti sanzioni.

L'ing. Giuseppe Pavone, invece, ha posto l'attenzione sui requisiti minimi strutturali ed in particolare su certificato di agibilità e certificato di collaudo.

E' seguito un ampio dibattito in cui gli odontoiatri presenti hanno potuto effettuare delle domande ai relatori presenti in modo tale da sciogliere eventuali dubbi.

"Ci sono leggi nazionali – ha rammentato, infine, il dr Teodoro Vadalà, Segretario della Cao reggina – sovraordinate alla legge regionale, che restano in vigore e vanno rispettate. Tuttavia, questa legge regionale va a chiarire ed a semplificare alcuni aspetti legati alla nostra attività".