Luciana Giordano confermata segretario generale della Cisl Fp di Reggio Calabria

Si è celebrato oggi, all'Hotel Excelsior di Reggio Calabria, il V Congresso territoriale della CISL FP reggina, che ha confermato Luciana Giordano Segretario Generale ed Enzo Sera e Pino Rubino Segretari provinciali della CISL FP di Reggio Calabria. Un appuntamento importante che ogni quattro anni vede la CISL impegnata nel rinnovo degli Organismi, in un percorso democratico che parte dalla base, con la celebrazione delle assemblee elettive in tutti i posti di lavoro, dove gli iscritti alla CISL eleggono i quadri aziendali ed i delegati ai Congressi dei livelli superiori dell'Organizzazione, fino ad arrivare al livello nazionale.

Al Congresso della CISL FP reggina sono stati delegati dai posti di lavoro 73 congressisti ma l'importante evento ha registrato la partecipazione di tanti dipendenti pubblici iscritti alla CISL, che hanno voluto condividere questo coinvolgente momento della vita dell'Organizzazione. Tante le autorità presenti, che hanno dato un incisivo contributo ai lavori congressuali con interventi dai contenuti qualificanti sul tema del Congresso: il Presidente del Consiglio della Regione Calabria, dr Nicola Irto con il Capo di Gabinetto, dr. Massimilla e il Direttore Generale dr Maurizio Priolo, il Viceprefetto Vicario, d.ssa Cosima Di Stani, il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi ed il Capo di Gabinetto, Gerlando Costa, il vice Sindaco del Comune di Reggio Calabria, Armando Neri, il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera BMM, il Commissario straordinario dell'ASP di Reggio Calabria, dr. Giacomino Brancati, l'Avvocato Distrettuale dello Stato, avv. Antonio Ferrara. Hanno portato i saluti delle rispettive Organizzazioni Sindacali, i Segretari Generali della FP CGIL, Alessandra Baldari e Francesco Loschiavo ed il Segretario Nazionale della Confsal Unsa, Franco Toscano. Tanti i Segretari Generali presenti delle altre Categorie della CISL..

Luciana Giordano nella sua relazione introduttiva ha affrontato in maniera diretta e senza mezzi termini il tema del Congresso: "il lavoratore pubblico quale strumento di rinnovamento della pubblica amministrazione per l'affermazione di una cultura di legalità, trasparenza e partecipazione". Un tema di grande attualità ed interesse, vista la poderosa campagna denigratoria ormai in atto contro il lavoratore pubblico.

Assenteismo e false attestazioni della presenza in ufficio sono i temi succulenti che ormai da tempo occupano l'interesse dei vari Governi e tanto spazio nei talk show.

La materia dell'assenteismo sta occupando molto spazio soprattutto nel dibattito relativo alla redazione del nuovo Testo Unico del Pubblico Impiego e si prevede ne occuperà molto anche nei rinnovi contrattuali, visto che l'Accordo del 30 novembre scorso, tra sindacati e governo, impegna le parti, attraverso una "coerente normativa contrattuale", a "contrastare fenomeni anomali di assenteismo". Sarà quindi compito delle parti studiare delle leve che permettano di incentivare atteggiamenti "virtuosi", legando il tutto a obiettivi di produttività.

Critica la posizione di Luciana Giordano sull'inasprimento della normativa in materia di licenziamenti lampo per contrastare il fenomeno dei furbetti del cartellino, in quanto quella già in vigore riconosce ampio spazio agli interventi sanzionatori ed in tempi sufficientemente ristretti, ma assicura, nel contempo, la piena garanzia del contraddittorio, negata invece dalla riforma Madia.

Chiara e netta è la presa di distanza da tutti i casi di negligenza e violazione dei doveri del pubblico dipendente, a difesa dei lavoratori virtuosi, che sono tanti, tantissimi, la maggioranza assoluta dei dipendenti pubblici.

La Giordano richiama l'attenzione anche su malaffare, corruzione e infiltrazioni mafiose, che hanno profondamente contaminato la politica e anche, purtroppo, le Istituzioni ormai da tempo e sostiene che per rinnovare veramente la Pubblica Amministrazione, per sradicare forme di malcostume e corruzione, bisogna innanzitutto agire sull'etica pubblica, che nel nostro Paese costituisce un problema socialmente rilevante.

Ma bisogna soprattutto coinvolgere il lavoratore pubblico, che deve essere posto al centro dell'azione amministrativa e dei processi riformatori, impegnato in prima persona nel percorso di risanamento e ristrutturazione dell'apparato pubblico del Paese, con responsabilità dirette e ruoli ben definiti.

Questa la filosofia ispiratrice dell'Accordo Governo-Sindacati sottoscritto il 30 novembre 2016, che afferma in premessa che "I lavoratori sono il motore del buon funzionamento della pubblica amministrazione". Il lavoratore pubblico deve essere inteso come soggetto portatore di valori di rinnovamento dell'azione pubblica e tutore della legalità e della trasparenza nell'agire quotidiano. Riconoscere che il motore del buon funzionamento della PA sono le persone che ci lavorano è il presupposto che legittima la contrattazione, modalità per sua natura 'interattiva' e partecipata, che permette di distribuire attraverso tutto il sistema dei servizi l'energia di quel motore: motivazione, saperi e competenze professionali, esperienza, intelligenza, creatività, insomma tutto il capitale cognitivo di cui la PA dispone.

Per difendere l'immagine e la dignità professionale dei tantissimi dipendenti pubblici, impegnati notte e giorno nell'assolvimento dei propri doveri istituzionali, bisogna emarginare e denunciare quei soggetti, che non sono neanche degni di essere definiti lavoratori pubblici, che con le loro vergognose condotte offendono la sacralità del lavoro in generale e del lavoro pubblico in particolare. Ma offendono, soprattutto, la marea infinita di giovani e meno giovani che non hanno avuto la fortuna di avere un lavoro e che per questo non hanno una prospettiva di vita!

Tanti i passaggi sui precari della Pubblica Amministrazione: i 64 lavoratori a tempo determinato dei Centri per l'Impego di Reggio Calabria, i tirocinanti della giustizia, i lavoratori provenienti dal bacino ex lsu e lpu, assunti con contratto a tempo determinato nei Comuni, i precari della Sanità, tutti coinvolti dallo stesso incerto destino sul futuro lavorativo. Decisive saranno le novità che dovrebbero essere introdotte a breve dalla Riforma Madia per contrastare e risolvere il fenomeno del precariato nella P.A.

Tocca poi i temi relativi alla situazione dei vari Comparti del Pubblico Impiego, Sanità, Enti Locali, la nuova Area delle Funzioni Centrali nella quale sono confluiti i Ministeri, l'EPNE e le Agenzie Fiscali, in un'analisi comparativa fra il livello nazionale e quello locale.

Luciana Giordano conclude con un ringraziamento sentito a tutto il gruppo dirigente della CISL FP reggina, ai componenti delle RSU eletti nelle liste CISL, ai quadri aziendali, ai delegati, ai Consiglieri uscenti ed a quelli subentranti, ai militanti e a tutti gli iscritti.

Il dibattito seguito dopo la relazione è stato molto dinamico e costruttivo, sapientemente diretto dal Segretario Generale dell'UST CISL di Reggio Calabria, Rosy Perrone.

Il Congresso ha eletto anche Katia Violi, quale Responsabile del Coordinamento Donne della CISL FP reggina.

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I lavori sono stati conclusi dal Segretario Generale della CISL FP Calabria, Antonio Bevacqua, in un clima di grande compattezza e sinergia di tutto il gruppo dirigente della CISL FP reggina.

Una squadra di sindacalisti, molto unita, tutti animati dalla ferrea volontà di agire solo ed esclusivamente a tutela del supremo interesse collettivo e mai per soddisfare egoismi o personalismi. Fermamente convinti che per poter esprimere una voce autorevole sia indispensabile adottare comportamenti lineari e coerenti, fortemente ancorati a rigidi ed irrinunciabili valori etici, in una politica di generale condivisione con i lavoratori.