Aeroporto dello Stretto, Ripepi (FdI-An): "Ritiratevi tutti!"

Ancora nessuna buona nuova per l'Aeroporto dello Stretto, destinato ormai inesorabilmente alla chiusura dopo una lenta agonia e le ultime stilettate inferte dagli ennesimi giochi di palazzo.

Questi i contenuti della nuova conferenza stampa convocata da Fratelli d'Italia a Palazzo San Giorgio questo venerdì mattina, all'indomani della clamorosa notizia secondo la quale l'Enac portà continuare le procedure di assegnazione per la gestione dello scalo di Crotone, poichè la società che si occupa di quest'ultimo ha ritirato il ricorso pur avendolo precedentemente vinto, mentre il Consiglio di Stato ha al contempo provveduto a sospendere l'esecutività della sentenza che aveva annullato il bando. Perchè tutto questo?

L'analisi fornita dal consigliere comunale Massimo Ripepi non lascia dubbi: "Chi ha stimolato il bando di assegnazione unico? E' chiaro che ci troviamo di fronte ad una gestione pubblica devastante che ha visto Falcomatà finanziare uno scalo morto, con sperpero di denaro, e poi chiedere un' azione di responsabilità. Lo Stretto è vittima di una politica inetta che vede protagonisti i due scarsissimi sindaci metropolitani di Reggio e Messina. Mi chiedo, inoltre, qual è il giochetto di Dorina Bianchi? Promotrice del bando unico, si è poi spesa per il suo territorio, mentre i parlamentari reggini hanno latitato vergognosamente, ed ora proprio Crotone decide di ritirare il bando!I tavoli interistituzionali non devono servire a garantire voli da "contentino" ma dovrebbero mirare ad una seria pianificazione dei trasporti ed attirare partners validi che possano seriamente investire in questo settore. Lo stesso ingegnere Gattuso, di tutt'altra parte politica, è giunto alle nostre stesse conclusioni.".

L'incontro con la stampa è stato moderato dal portavoce provinciale di FDI, Nello Scuderi che ha invitato i cittadini ad una seria presa di coscienza in un momento così drammatico per questa città "del nulla" che "i vari Nerone stanno cercando di incendiare".

La questione è stata approfondita giuridicamente dall'avvocato Francesco Meduri che così si è espresso: "Non sostengo teorie complottistiche, ma è innegabile che ci sia un piano, osservando che all'infuori degli ultimi mesi (cioè da ottobre) in due anni, nessuno ha fatto nulla. I soci della Sogas sono pubblici, da ciò deriva la gestione lassista pubblica, a differenza della Sacal. Oliverio ad ottobre aveva previsto un finanziamento di un milione di euro mai erogato, a seguito dell'avvio della procedura fallimentare. Quello che lascia perplessi è la clausola contenuta nel bando che favorisce l'assegnazione della gestione alla società in grado di provvedere ad entrambi gli scali, anche di fronte ad altre offerte economicamente più vantaggiose e quindi è chiaro che Lamezia viene agevolata. Vincere la causa contro il bando unico per poi rinunciarvi: ciò non sarebbe mai successo con una società privata. "

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Conclude Pasquale Oronzio, portavoce provinciale di Gioventù Nazionale - RC: "Non difendiamo l'aeroporto in quanto membri di un partito, ma come cittadini! Carbone aveva dichiarato che il nostro scalo sarebbe stato chiuso: perché nessuno dei suoi sodali di partito si è indignato come noi facciamo quotidianamente? ".