Reggio, presentate iniziative Prefettura per il "Giorno della memoria"

Una riflessione sul "Giorno della memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e le vessazioni cui furono sottoposti politici italiani, ma anche di coloro che a rischio della loro vita si opposero a tale progetto, salvando vite e proteggendo i perseguitati. Anche a Reggio Calabria, dopo le analoghe iniziative in altre città negli anni scorsi, la giornata del 27 gennaio sarà celebrata con una serie di eventi culturali e mostre programmati dalla Prefettura, in collaborazione con il Dipartimento Pau dell'Università degli studi Mediterranea, il locale Archivio di Stato, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria ed il Comune di Reggio Calabria, con la Biblioteca "De Nava" ed il Ministero dei Beni Culturali. Le iniziative in programma sono state presentate nel corso di una conferenza stampa presieduta dal prefetto di Reggio, Michele di Bari, e dal prefetto Giovanna Maria Rita Iurato, Direttore centrale degli per gli Affari dei culti" del Ministero dell'Interno. Il 24 gennaio, in piazza "Paolo Orsi", nel Museo nazionale della Magna Grecia, avrà luogo il seminario di formazione sul tema "La persecuzione degli Ebrei in Italia e in Calabria". Alle 18.30 dello stesso giorno é in programma l'inaugurazione della mostra "1938-1945 - La persecuzione degli Ebrei in Italia. Documenti per una storia. La presenza ebraica in Calabria".

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Gli eventi si concluderanno alle 20, al Teatro Cilea, con un concerto dell'orchestra e dei solisti del Conservatorio di musica "Francesco Cilea". "Nella tematica che viene affrontata, e cioè la persecuzione degli Ebrei tra il 1938 ed il 1945 - ha affermato il Prefetto di Bari - si colgono anche alcuni eventi avvenuti in Calabria, in particolare nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia che si distinse, però, per il clima di rispetto verso gli internati, grazie soprattutto all'opera dell'allora comandante del campo, il maresciallo Gaetano Marrari. É un evento che richiama l'attenzione di tutti verso questa importante tematica di cui vogliamo non soltanto fare memoria, ma attraverso queste attività rafforzare questa memoria soprattutto nelle giovani generazioni". (