Paci: "Australia ha sorpassato Reggio Calabria per numero di locali di 'ndrangheta"

Paci Gaetano nuova 1"Oggi noi troviamo più locali di 'Ndrangheta in Canada o Australia che a Reggio Calabria. Per questo la strategia di contrasto alla criminalità organizzata è cambiata e ha assunto un approccio più globalizzato". A dichiararlo è il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gaetano Paci, intervistato dal massmediologo Klaus Davi, per il programma di approfondimento KlausCondicio, on air al link https://www.youtube.com/user/klauscondicio. "Stiamo cercando di operare tenendo conto di questa pluralità di livelli della 'Ndrangheta e quindi della necessità di un intervento articolato – prosegue Paci - In primo luogo bisogna contrastare l'aspetto più visibile e militare dell'organizzazione che opera sul territorio, che è poi quello più semplice dopodiché c'è il livello imprenditoriale. Il connubio con la politica in Calabria – spiega ancora il sostituto procuratore - è ancora fortissimo. Se non si parte da questo dato non si capisce ad esempio perché in una terra dove esiste un imprenditoria profondamente condizionata dalla presenza ndranghetista è rarissimo trovare che singoli imprenditori o soprattutto direi più colpevolmente le associazioni imprenditoriali prendano posizione contro la 'Ndrangheta in modo serio e concreto".

"PREOCCUPANTE ASSENZA DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN CONTRASTO 'NDRANGHETA"

"L'assenza delle associazioni imprenditoriali nel contrasto alla 'Ndrangheta e nella prevenzione è un dato preoccupante". Non esiste una seria politica preventiva da parte delle associazioni imprenditoriali finalizzata ad espellere e isolare dal proprio contesto gli imprenditori, tanti e facilmente individuabili, che sono diretta espressione della 'Ndrangheta. Tutto questo – aggiunge Paci - è indice di una condizione difficile da sradicare in cui l'opera della repressione è importante. Se non c'è una presa di posizione di tipo critico, una coscienza civile in grado di far comprendere l'estrema gravità della presenza della 'Ndrangheta già a livello imprenditoriale e quindi poi anche in ambito politico, allora noi continueremo questa opera di repressione ma non avremo mai oltrepassato quella soglia necessaria per coinvolgere anche gli altri attori istituzionali".

"IMPRENDITORI CALABRESI HANNO PAURA QUANDO SI PARLA DI 'NDRANGHETA"

"Credo che oggi parlare realmente di 'Ndrangheta e dello straordinario potere che detiene nel nostro paese faccia ancora paura al sistema imprenditoriale. Una qualsiasi delle inchieste svolte da questo ufficio, partendo dal più sperduto paese anche della Locride o della Tirrenica arriva ai santuari economici della Liguria, Lombardia, Veneto e del Piemonte. Quello che noi cogliamo in questi casi, da parte di coloro che hanno avuto rapporti con gli imprenditori o famiglie ndranghetiste per decenni, è un senso di sorpresa, sgomento e incredulità perché non si vogliono rassegnare all'idea che queste strutture imprenditoriali sono l'espressione di un sistema criminale".

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"GRAVE CHE CONSIGLIO REGIONALE NON SI SIA COSTITUITO PARTE CIVILE "

"A mio avviso, in un processo che riguarda la distrazione di fondi del Consiglio Regionale, l'amministrazione che non si costituisce parte civile in un'inchiesta della Procura, che sta cercando di far ritornare nelle casse della collettività ciò che è stato sperperato abusivamente, è un indice gravissimo di modalità di gestione della cosa pubblica. È un esempio estremamente negativo agli occhi dei cittadini di come coloro che governano il bilancio pubblico si comportano e quindi tutto questo finisce per determinare un senso di scollamento, di sfiducia tra Istituzioni e cittadini che poi via via si ripercuote".

"AEROPORTO REGGIO CALABRIA ANCORA DI SALVEZZA PER QUESTA TERRA"

"La chiusura dell'aereoporto di Reggio Calabria sarebbe un danno gravissimo, condannerebbe ancora di più questa parte della regione a quell'isolamento storico che ancora sconta per tante ragioni. Qui ci sono bellezze storiche, architettoniche, archeologiche e naturalistiche di primissimo piano. Sarebbe una chiusura verso quella possibilità che la Calabria deve ancora avere di mantenere un collegamento con la realtà nazionale e internazionale, che può essere l'unica ancora di reale salvezza".