Mense scolastiche a Reggio Calabria, impasse Comune. Si parte a metà febbraio?

mensascolastica500di Natale Iracà - Nuovo harakiri dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria sul fronte scuola. Neppure archiviate le polemiche legate all'allerta meteo, nella giornata di ieri, l'amministrazione comunale si è resa protagonista di un clamoroso scivolone sulla questione mense. Non bastasse il fatto che l'anno scolastico si avvia a chiudere il suo primo quadrimestre senza che il servizio sia stato mai attivato, da palazzo San Giorgio è stata inviata una comunicazione ufficiale a tutti gli istituti. Una mail che, di fatto, annulla la precedente, del 22 novembre scorso. In quell'occasione, il dirigente del settore, comunicava «che a far data dal 16 gennaio 2017 - si legge nel documento - verrà attivato il servizio di mensa scolastica nei vari plessi». Con oltre due mesi di ritardo rispetto all'apertura delle scuole, il Comune ne prendeva altrettanti prima di avviare un servizio essenziale. Non bastasse, a pochissimi giorni dall'annunciato avvio previsto per lunedì prossimo, da palazzo San Giorgio è arrivato il nuovo, fiammante, coup de théatre. Con nuova comunicazione, sempre destinata ai dirigenti scolastici, il Comune comunica l'annullamento degli impegni precedenti e annuncia un incontro per il prossimo martedì, con una concertazione da avviare. Resta il dubbio sul perché sia stata annunciata una data di apertura e si sia arrivati impreparati all'appuntamento.

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La nuova concertazione, rimandata per le arcinote questioni referendarie e di giunta, partirà solo in quella data e l'avvio del servizio mensa dovrebbe slittare a metà febbraio. Una vera e propria "gatta da pelare" per il neo assessore alla Pubblica istruzione, Anna Nucera, dirigente scolastico di professione e che probabilmente immaginava altro rientro nel gotha della politica cittadina. Toccherà proprio a lei spiegare ai colleghi i motivi del nuovo ritardo. Un impasse, questo, che ha fatto sussultare le opposizioni tutte. A picconare con falce e martello ha pensato subito il Partito comunista. «Come noto - il j'accuse del segretario cittadino del Pci, Ivan Tripodi - a seguito di una nostra pubblica denuncia inerente la vergognosa decisione della giunta Falcomatà di annullare il servizio mensa in tutte le scuole cittadine, il sindaco comunicò, pubblicamente e con grande evidenza, di avere avocato a sé la questione ai fini della definitiva soluzione». Subito dopo la comunicazione alle scuole, ma adesso ecco l'incredibile passo indietro. «Purtroppo, a Reggio Calabria - continua Tripodi - la realtà è spesso tragica e riesce a superare anche la più negativa immaginazione». Secondo il Pci «il sindaco Falcomatà, nonostante i reiterati e tanto strombazzati impegni pubblici sulla questione, si è, clamorosamente e per l'ennesima volta, rimangiato la parola data. Come la città ha abbondantemente compreso - tranchant Tripodi - Falcomatà sta certificando la sua assoluta inadeguatezza, al pari di tutta la giunta e dei suoi scadenti assessori: un sindaco e una giunta che stanno letteralmente distruggendo la città. L'apertura delle mense scolastiche è un dovere che la giunta Falcomatà sta clamorosamente e volutamente disattendendo». Preoccupato anche il consigliere comunale di Forza Italia, Mary Caracciolo, per cui «si tratta di una decisione che desta tanta amarezza e sdegno rispetto ai disagi che si vengono a creare per il tempo dell'interscuola e che potrebbero portare ad una non corretta fruizione del Diritto allo Studio da parte degli studenti». Per l'azzurra le «tante perplessità» riguardano il «perché il Comune non sia stato in grado di rispettare la data prefissata», ma anche per quale motivo «la comunicazione sia avvenuta solo a pochi giorni da quello che doveva essere l'avvio del servizio».