Narcotraffico internazionale delle cosche della jonica reggina: 19 provvedimenti

cocaUna vasta operazione di polizia finalizzata alla disarticolazione di un pericoloso sodalizio transnazionale dedito al traffico di cocaina dal Sud America in Calabria è in corso dalle prime ore di questa mattina da parte della Polizia di Stato di Reggio Calabria. Numerosi arresti in diverse Regioni d’Italia. L’indagine - coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria - ha visto il coinvolgimento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

 Perquisizioni e arresti sono in corso nelle province di Reggio Calabria, Milano, Napoli, Bologna e Pescara. Oltre 25 i soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente. L'inchiesta - condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria - avrebbe scoperto una organizzazione contigua alle cosche della 'ndrangheta del mandamento ionico della provincia di Reggio Calabria, operante fra Italia, la Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna, che importava ingenti quantitativi di droga dal Sud America. Buena Ventura è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno dato all'operazione.

Fra gli arrestati ci sarebbero soggetti legati alla famiglie MORABITO-BRUZZANITI-PALAMARA, capi di una potente ‘ndrina operante in alcuni centri del mandamento ionico reggino (Bova Marina, Bianco, Africo, Platì).

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Un soggetto di origine sudamericana - che sarebbe legato ai cartelli dei narcos colombiani - è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria di aver condotto, con esponenti della ‘ndrangheta jonico-reggina, trattative per l’apertura di un canale di importazione di cocaina fra la Colombia e la Calabria. 

Sono 19 i provvedimenti emessi nell’ambito dell’operazione Buona Ventura. Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle omologhe strutture investigative di  Milano, Napoli, Bologna e Pescara, stanno eseguendo in Italia 18 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari). Per loro l’accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti

Fra gli arrestati ci sarebbero soggetti legati alla famiglie MORABITO-BRUZZANITI-PALAMARA, capi di una potente ‘ndrina operante in alcuni centri del mandamento ionico reggino (Bova Marina, Bianco, Africo, Platì). Un soggetto di origine sudamericana - che sarebbe legato ai cartelli dei narcos colombiani - è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria di aver condotto, con esponenti della ‘ndrangheta jonico-reggina, trattative per l’apertura di un canale di importazione di cocaina fra la Colombia e la Calabria.   

Oltre 500 pagine di informativa della Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Due anni di indagini hanno dimostrato l'esistenza di un canale di approvvigionamento di cocaina fra la Calabria e la Colombia per un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti. Secondo gli investigatori reggini, il cartello calabrese riconducibile alle famiglie MORABITO-BRUZZANITI-PALAMARA aveva assunto concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l'asse Reggio Calabria - Bogotà, da far arrivare verosimilmente al porto di Gioia Tauro, attraverso apposite società operanti nel settore della importazione di prodotti ortofrutticoli, ovvero per via aerea mediante corrieri adibiti al trasporto della droga in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia, con la complicità di un appartenente alle forze dell'ordine e a società di vigilanza privata nell'aeroporto.

Le indagini contro il narcotraffico condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, anche attraverso pianificate e congiunte attività coordinate su scala internazionale dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo, hanno svelato le dinamiche di rilevanti traffici di cocaina tra la Colombia e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti legati ai narcos del Sud America.

L'indagine denominata Buena Ventura è il frutto di un lavoro, avviato dagli inquirenti di Reggio Calabria nell'ambito dell'azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che rappresenta – com'è noto – la prima fonte di ricchezza della 'ndrangheta. Nel corso delle investigazioni in Italia, in Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna sono stati impiegati investigatori esperti nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che hanno permesso il sequestro in Italia e in Spagna di consistenti quantitativi di cocaina. I sequestri di sostanza stupefacente sono stati effettuati nel corso di specifiche operazioni antidroga condotte in provincia di Reggio Calabria e presso l'aeroporto Barajas di Madrid da parte delle rispettive forze di polizia (Polizia di Stato Italiana e Cuerpo National de Polizia – Comisaria General de Policia Judicial – U.D.Y.C.O. Central). Le indagini hanno permesso di sventare l'importazione di oltre 35 chili di cocaina, organizzata fra la Colombia e la Calabria. La droga sarebbe giunta in Italia nascosta in un container di frutta o pesce surgelato. Per questo fine, alcuni trafficanti calabresi avevano allestito nella Locride un esercizio commerciale per la rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamericano.