Il sindaco di Palizzi, Scerbo, indagato per tentata corruzione: le intercettazioni

scerbowalter 500di Claudio Cordova - E' indagato in concorso con l'imprenditore Saro Azzarànella qualità di titolare della ASED s.rl. (quale socio al 49% ed Amministratore Unico) e Gabriele Familiari quale dipendente della medesima società (in particolare quale preposto alla gestione tecnica e socio della ASED s.r.l. al 25%). Il sindaco di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, si è visto recapitare un avviso di garanzia per il reato di tentata corruzione nell'ambito dell'inchiesta "Ecosistema", che ha scoperchiato l'interesse dei clan sul business dei rifiuti nell'area grecanica. Per il pm Antonio De Bernardo i tre avrebbero compiuto "atti idonei diretti in modo non equivoco a stringere un accordo corruttivo ed in particolare: Azzara' Rosario, con il concorso morale e materiale e la mediazione di Familiari Gabriele Vincenzo, concedeva a Scerbo Arturo Walter – che la riceveva in ragione dell'esercizio delle sue funzioni e dei suoi poteri - l'indebita utilità di poter indicare soggetti da assumere presso la ASED s.r.l., così garantendosi lo stabile asservimento del citato pubblico ufficiale agli interessi propri e della propria azienda, da realizzarsi attraverso l'impegno permanente a compiere od omettere una serie indeterminata di atti ricollegabili alla funzione esercitata (quali ad esempio l'affidamento da parte del Comune di Palizzi di lavori e commesse alla ASED s.r.l.), accordo che non si concretizzava per la contraria volontà dell'Azzarà di assumere tale Foti di Palizzi, indicato dallo Scerbo, perchè soggetto considerato non affidabile".

Un reato, quello di tentata corruzione, per cui la Dda di Reggio Calabria non ha potuto per legge richiedere misura cautelare nei confronti di Scerbo, che tuttavia resta indagato.

Le risultanze a suo carico sono soprattutto intercettazioni. A cominciare dall'ambientale del 14 agosto 2014, quando Familiari riferisce ad Azzarà di avere incontrato il sindaco di Palizzi il quale gli avrebbe chiesto di interessarsi per una sistemazione lavorativa per tale Foti (FAMILIARI Gabriele: ...poi, Scerbo...gli avevo detto che ero da... là a casa di mio suocero, e sono passato...e mi ha risposto "devo parlarti, fermati un secondo"..."vabbò"...l'ho aspettato che era in riunione, è uscito, mi ha detto "andiamo al bar"...siamo andati al bar e mi ha detto "ho da chiederti una cosa personale"..."dimmi"..."ma c'è un certo Foti di Palizzi, che però vive a Bova - e mi ha detto - se gli puoi dare una mano, anche un mese perchè sai, poi, io sto programmando una cosa con gli altri Comuni e vorrei tu, ecco, seguissi questa cosa sotto l'aspetto progettuale..."; ORLANDO Letizia: ...inc..., non li fanno più quelli di prima; FAMILIARI Gabriele: mi ha detto...ah?; AZZARA' Rosario: come si ...inc...?) (Allegato n. 208).Dal seguito della conversazione si evincerebbe che Familiari, pur se in maniera velata, subordina l'assunzione di tale Foti, e delle eventuali altre persone che gli vorrà indicare successivamente, all'affidamento di ulteriori commesse e facendo esplicito riferimento al servizio di gestione del depuratore. Scerbo, dal canto suo, avrebbe garantito piena collaborazione rassicurando l'interlocutore che non mancherà di contraccambiare il favore reso con l'affidamento di qualche lavoro (FAMILIARI Gabriele: gli ho detto "guarda, io ne parlo..."...eeeh...mi ha detto "...inc..., Gabriele, cerca di capire la mia situazione...è una...non riesco a trovargli nessuna collocazione, è una situazione disperata...è un lavoratore, so che è molto amico di Pino Callea..."...gli ho detto "si, infatti, Pino mi aveva detto però... - gli ho detto - certo, se poi riuscissi tu a... - gli ho detto - non è il lavoro - gli ho detto - ma la collaborazione"...mi ha fatto "non ti preoccupare tu della collaborazione..."...inc..., infatti, domani mattina non lo mandiamo...(omissis)...quindi questi quattro...di questi quattro non c'è un posto in questi quattro?...la disponibilità così la possiamo dimostrare....anche perchè gli ho detto "scusa, mi hai fatto mettere i distributori dell'olio"..." si, ma sai..." quà e là...ha detto "si, va bene...inc...non c'è problema, mi auguro che la prossima volta pure per il depuratore se hai bisogno..."...ha detto "non ti preoccupare"...è normale che lui...inc...per ora è...inc...poi...vediamo se risponde, se non risponde "ciao!").

L'assunzione di tale Foti costituisce oggetto della conversazione telefonica del 16 agosto, nel corso della quale Giuseppe Callea, dipendente ASED srl, riferisce a Familiari di averne discusso anche con Scerbo, sindaco di Palizzi: Familiari, che si dimostra riluttante ad affrontare l'argomento per telefono, invita più volte l'interlocutore ad andare in ufficio per discuterne di persona (CALLEA: per quel discorso che mi dicevi ieri alla spiaggia per quel ragazzo...; FAMILIARI: eh; CALLEA: ...eeeh...ho parlato con Walter; FAMILIARI: eh! vabbò, poi passi da quà e...; CALLEA: si si, lo conosco...abita a Bova perchè è sposato...era quello che dicevo io; FAMILIARI: ok; CALLEA: ...è sposato a Bova; FAMILIARI: va bene, ok; CALLEA: vabbè, poi dipende da lui, non è che...; FAMILIARI: si, ma passi da quà poi? vabbò?; CALLEA: si si...ok ciao; FAMILIARI: ciao).

Le orecchie della Dda sono, però, anche all'interno dell'ufficio Ased.

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Qui Familiari informa Azzarà delle rassicurazioni fornite da Walter Scerbo, allusive di prossime commesse che potrebbero essere affidate all'ASED, soprattutto nel caso in cui dovesse essere accolta la sua richiesta di procedere all'assunzione di tale Foti (FAMILIARI: ...poi mi ha preso...siamo andati...volevo offrire il caffè là al sindaco...quando eravamo alla cassa mi ha detto "no, pago io! che devo fare con questo quà?" mi ha detto...con questo, con Foti, con questo ragazzo che ci ha segnalato...ho fatto "ho parlato già in azienda"...Walter ci aveva detto questo quà di aiutarlo, questo ragazzo...; AZZARA': aah; FAMILIARI: eh!...gli ho detto "no, ho già dato disposizioni, ho parlato in società con Azzarà...stiamo valutando il curriculum"...mi ha detto "vedi se lo puoi aiutare, poi non ti preoccupare..."...è stato questo 'non ti preoccupare' che a me...beh...al momento dobbiamo metterlo noi alla prova, non è lui...lui ha il coltello dalla parte del manico...gli puoi dire così...eeeh...). Gli accorgimenti che Familiaried Azzarà raccomandano a Callea di adottare, con particolare riferimento al limitato uso dei telefoni cellulari, sono per il pm Antonio De Bernardo dettagli indicativi dell'illiceità del tacito accordo stretto con Scerbo (FAMILIARI: l'hai incontrato tu o ti ha fermato lui?; CALLEA: chi?; FAMILIARI: Walter; CALLEA: ...inc...Walter; FAMILIARI: gliel'hai detto per telefono come si chiama questo?; CALLEA: no, chi è? ; FAMILIARI: mi auguro; CALLEA: chi è; FAMILIARI: ah?; CALLEA: chi è il padre...il nome del padre...quando mi ha detto il nome del padre ho capito; FAMILIARI: non si dicono queste cose per telefono, Pino...va bene; AZZARA': sempre al telefono? statevi attenti ai telefoni...) (Allegato n. 211).

Nel prosieguo della conversazione, vengono fornite indicazioni utili all'identificazione di tale Foti, originario di Palizzi, e la cui assunzione premerebbe al sindaco Scerbo (AZZARA': e chi è questo?; CALLEA: un certo Foti...cioè...inc...ragazzo che...si è sposato...suo suocero sai chi era? che è morto un paio di mesi fa...era l'infermiere là nella cardiologia...eeeh...non mi ricordo come si chiama...inc...; FAMILIARI: vabbè, quindi abita a Bova questo; CALLEA: si, a Bova).

L'assunzione di Foti non si concretizza, presumibilmente per le pessime referenze fornite da Giuseppe Sergi alle cui dipendenze Foti risulterebbe aver prestato attività lavorativa. Sergi riferisce ad Azzarà come Foti non sia un "bell'elemento" (AZZARA': Peppe, ti chiedo scusa...un informazione così...da te lavorava un certo Foti...; SERGI Giuseppe: Foti?; AZZARA': eh...di Palizzi; SERGI Giuseppe: si Saro; AZZARA': ma chi era? non mi ricordo io...; SERGI Giuseppe: eeeh...questo è sposato a Bova; AZZARA': eh si; SERGI Giuseppe: eh...non è un bell'elemento, Saro; AZZARA': no...va bene, basta così!).

A differenza di quanto verificatosi in altri Comuni, alle promesse non sono seguiti i fatti e Scerbo non risulta aver affidato il servizio di raccolta rifiuti all'ASED avendo preferito, così come comprovato dagli accertamenti esperiti, che dette operazioni venissero svolte dal personale già in forza al Comune di Palizzi. Azzarà, dal canto suo, non risulta aver assunto in azienda nessun operaio che risponde al cognome Foti in quanto, viene indicato come un pessimo lavoratore (AZZARA': Peppe, ti chiedo scusa...un informazione così...da te lavorava un certo Foti...; SERGI Giuseppe: Foti?; AZZARA': eh...di Palizzi; SERGI Giuseppe: si Saro; AZZARA': ma chi era? non mi ricordo io...; SERGI Giuseppe: eeeh...questo è sposato a Bova; AZZARA': eh si; SERGI Giuseppe: eh...non è un bell'elemento, Saro; AZZARA': no...va bene, basta così!).