"Immobilismo dell'Amministrazione Falcomatà sulle politiche della casa"

"Immobilismo. Basta una parola per riassumere l'azione dell'amministrazione Falcomatà nel settore della politica abitativa. In due anni nessun alloggio é stato consegnato alle famiglie vincitrici del bando 2005 per l'assegnazione degli alloggi popolari, la cui graduatoria definitiva è stata pubblicata nel gennaio 2012. Né tanto meno sono state risolte questioni di grave precarietà abitativa con assegnazioni in deroga, previste dalla legge regionale 32/96 . Nessuna "rivoluzione" dunque, a dispetto di quanto é stato annunciato dal sindaco Falcomatà. La giustificazione dell'amministrazione é sempre la stessa: l'indisponibilità di alloggi da assegnare. Ma la realtà, si sa, è un'altra. Lo sanno bene anche i funzionari comunali che negli anni si sono occupati del settore e che mormorano ma ben si guardano dall'ammetterlo in via ufficiale. Del resto che alloggi potenzialmente assegnabili ce ne siano in gran numero, è scritto anche nella relazione degli ispettori ministeriali, che nel 2012 ha portato allo scioglimento del comune. Nero su bianco è scritto che il comune negli anni non ha provveduto periodicamente ad applicare la legge effettuando le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari. Proprio la mancata applicazione della legge, ha determinato situazioni di irregolarità nelle quali assegnatari hanno mantenuto la disponibilità dell'alloggio pur non avendo più i requisiti, mentre è stato negato il diritto ad un alloggio popolare a centinaia di famiglie con un reale bisogno abitativo. Tanti alloggi ( qualche centinaio) risultano non abitati, o utilizzati illecitamente, mentre tante famiglie che hanno realmente bisogno di una casa, attendono da anni senza che gli venga assegnata. In poche parole: la mancata applicazione della legge di settore nega a tante famiglie il diritto fondamentale alla casa. Proprio questo è uno dei gravi problemi che affligge la nostra città, ma questa Amministrazione, dopo la denuncia degli ispettori ministeriali, ha continuato a non effettuare adeguatamente le verifiche previste dalla legge. Questo è chiaramente dimostrato dalle mancate assegnazioni degli alloggi. Ma anche altre scelte politiche , evidenziano il disimpegno verso la politica abitativa. In questi due anni, il sindaco Falcomatà ha deciso di non nominare un Assessore per il settore della politica abitativa e ha preferito delegare un consigliere comunale . Per di più, per un anno e mezzo non si è provveduto a turnare il dirigente del patrimonio , in carica dal periodo commissariale. Ad oggi il settore è stato affidato ad una dirigente già impegnata in due settori, con palese sovraccarico di attività. Per superare questa stasi, nel mese di giugno scorso l' associazione Un Mondo Di Mondi, insieme all'associazione Ancadic e al movimento Reggio Non Tace, ha proposto la discussione in Consiglio Comunale della questione abitativa. L'obiettivo era quello di sollecitare la massima assemblea a votare una delibera che spingesse il Sindaco e la Giunta all'applicazione della legge sulla politica abitativa, con l'aiuto delle forze dell'ordine dello Stato. La proposta presentata al presidente del consiglio comunale e alla conferenza dei capigruppo è stata accolta a maggioranza dalla prima commissione consiliare il 21 giugno 2016. Dopo cinque mesi, nonostante una proposta di delibera da portare in Consiglio comunale sia stata redatta e approvata dalle commissioni assetto del territorio e servizi sociali , il tema non è stato ancora portato in Consiglio comunale. Come si spiega un tale ritardo, nonostante le continue rassicurazioni del presidente del consiglio sull'imminente data della discussione? Se la campagna referendaria è uno dei motivi di questo ritardo, ci chiediamo: le questioni sociali e la sopravvivenza delle persone non dovrebbero esservi anteposte? Garantire un diritto fondamentale per le fasce sociali più vulnerabili non dovrebbe essere considerato un tema da inserire al primo posto nell'agenda politica di un Comune? Convinti di questa necessità, sollecitiamo ancora la discussione in Consiglio comunale necessaria per l'applicazione della legge sugli alloggi con l'aiuto della Prefettura. Ritenendo che sia indispensabile anche un'adeguata struttura politico-amministrativa per la gestione del settore, invitiamo il sindaco Falcomatà a nominare nella nuova Giunta un Assessore alle politiche abitative e un dirigente che si occupi del settore in modo esclusivo. Il tutto affinché le centinaia di famiglie a basso reddito possano finalmente vedere garantito il diritto fondamentale alla casa". Lo affermano in una nota congiunta Cristina Delfino- Giacomo Marino - direttivo Un Mondo Di Mondi, Avv.to Nicola Santostefano per il Movimento Reggio Non Tace, Avv.to Francesco Nucara – presidente Associazione ANCADIC.

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