Reggio, la minoranza: "La verità sulla bomba ecologica che sta per esplodere al porto"

Si è tenuta stamane, a Palazzo San Giorgio, la conferenza dei consiglieri di opposizione, con tema "La verità sulla bomba ecologica che sta per esplodere al Porto". Primo ad intervenire, Massimo Ripepi, che lancia l'ennesimo allarme sulla mancanza, da parte del Sindaco, di un'azione politica seria, volta a contrastare il progetto, per la deviazione sul porto di Reggio, del traffico pesante dei TIR, che attualmente passa da Villa. La maggioranza, anziché battere i pugni sui tavoli romani, si è limitata unicamente a indicare la propria posizione in Conferenza dei Servizi attraverso l'assessore Agata Quattrone. Ripepi, da molto impegnato su questo fronte, denuncia in particolare l'episodio della sua Mozione per il porto, presentata ieri e bocciata col pretesto di un errore, anziché votata, previo emendamento correttivo. Altro "abominio politico" si legge subito dopo la bocciatura della Mozione, con l'ordine del giorno pubblicato dal vicesindaco della città metropolitana Mauro, tra le cui righe si evince il ripetersi del quadro politico precedente: gli amministratori si rifiutano di trattare il problema sul piano politico, delegandolo agli uffici tecnici, ed in quanto tale dichiarandolo "non di competenza del Comune" e del Sindaco. Come se non bastasse, quest'ultimo ordine del giorno non è passato per mancanza del numero legale, essendo molti consiglieri assenti perché impegnati nella campagna elettorale a favore del SI. Con quanto sopra esposto, Ripepi prende atto della politica di elusione dell'Amministrazione, la quale aveva in prima battuta abbracciato il progetto di trasformare l'attracco di Reggio da commerciale-militare a turistico. Operazione quest'ultima, che assieme alla realizzazione del Waterfront, avrebbe donato alla città un suggestivo Skyline, il ché gli avrebbe conferito maggiore appetibilità turistica. Al contrario,la politica falcomatiana ha utilizzato i fondi del Decreto Reggio, destinati alla realizzazione delle opere di cui sopra ad altri interventi, per lo più opere di manutenzione, per le quali avrebbe dovuto richiedere, piuttosto, fondi regionali ed europei appositamente istituiti.

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Prende la parola il consigliere Pino D'Ascoli, il quale conferma quanto detto e commenta l'assenza dei consiglieri di maggioranza, ieri impegnati in campagna referendaria ed oggi impegnati a onorare il loro "capoufficio" Renzi, in visita alla città. Il consigliere si esprime inoltre in merito alla Sanità Calabrese, che definisce svilita, nonostante non manchino professionalità e competenze. Infine D'Ascoli parla, per la nostra città, di Amministrazione fantasma ed auspica la vittoria del no al referendum, perché Renzi si dimetta.