Confiscati beni nella disponibilità della cosca Bellocco

benibelloccoNella mattinata odierna la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della 'ndrangheta, attraverso l'aggressione ai patrimoni illeciti nella disponibilità di esponenti di grosso profilo della potente e pericolosa cosca "Bellocco", operante nella piana di Gioia Tauro.
È stata, infatti, data esecuzione, nella provincia di Reggio Calabria a un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Direzione Distrettuale della locale Procura della Repubblica – Sezione Misure di Prevenzione, scaturita da una complessa e corposa attività investigativa di natura patrimoniale effettuata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria.

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L'attività in questione rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla D.D.A. reggina (c.d. Operazione"Blue Call"), a conclusione delle quali, nel novembre 2012, è stata emessa, dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, un'ordinanza di custodia cautelare che ha coinvolto 23 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi da fuoco, riciclaggio, rapine e intestazione fittizia di beni.
In particolare, l'attività investigativa aveva dimostrato la perdurante operatività della cosca "BELLOCCO", sodalizio rosarnese inserito nell'organizzazione unitaria denominata 'ndrangheta, e il radicamento della stessa non solo sul territorio calabrese, ma anche in Emilia Romagna e in Lombardia, con collegamenti anche fuori dal territorio nazionale, precisamente in Svizzera.

Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che i citati soggetti, in virtù della loro appartenenza al clan mafioso, erano riusciti, con il profitto derivante dalla gestione delle numerose attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestivano nell'acquisto di società, aziende, beni immobili e altro, intestati, al fine di eludere la normativa antimafia, ai propri familiari o a soggetti terzi.
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto la confisca di n.2 appezzamenti di terreno siti in Rosarno (RC), n.1 conto corrente e n.3 libretti di deposito, per i quali è stata riconosciuta la riconducibilità al patrimonio di Michele Bellocco.
Il valore del patrimonio confiscato è in via di quantificazione.