Reggio, Ripepi (FdI-An): "Parco Caserta? Fino a oggi da Falcomatà solo promesse non mantenute"

"Conoscere quale sia la volontà politica e programmatica sui ritardi del gestore, relativi all'apertura dell'impianto sportivo di Parco Caserta" e "quali siano state le azioni poste in essere dall'Amministrazione comunale per far rientrare la prescritta agibilità nei termini previsti". Sono queste le perentorie domande poste dal consigliere di Fratelli d'Italia, Massimo Ripepi, in occasione della conferenza stampa tenuta questa mattina presso Palazzo San Giorgio, introdotta dal portavoce comunale, Andrea Guarna, che ha avuto come oggetto la triste vicenda che riguarda il più importante impianto sportivo di Reggio Calabria. Nutrita presenza femminile del Partito oggi, al tavolo Sabrina Sorbo, Angela Violi e Denise Namia di Gioventù Nazionale. Una vicenda imbarazzante e del tutto incomprensibile, in merito alla quale, a causa dell'azzeramento del confronto all'interno delle sedi istituzionali e dello sconcertante e imbarazzante silenzio registrato alla riunione della 3° Commissione, non è stato neppure possibile comprendere se, "decorsi infruttuosamente i 20 gg. preannunciati dall'Assessore Marcianò, si darà corso alla rescissione del contratto ovvero ad altra iniziativa da specificare".

"Sono passati due anni – ha dichiarato Ripepi – e abbiamo capito che questa amministrazione è la più scarsa della storia della nostra città", come dimostrato ampiamente dalla "incapacità dell'attuale sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, e della sua squadra di governo cittadino", di dare spiegazioni, trascorsi 15 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto di gestione, "dell'apparente inerzia dell'Amministrazione comunale dinanzi al predetto onere/diritto di rescissione contrattuale, da far valere nell'interesse della collettività dinanzi alla dannosa tardività del gestore sulla messa a norma del Parco". "La vicenda che interessa il Parco Caserta – ha continuato il rappresentante del partito della destra sociale – è diventata una barzelletta a danno sia dei comuni cittadini che delle società e associazioni sportive che, a causa del perdurare incomprensibile della chiusura della struttura, sono costrette a trovare soluzioni del tutto insufficiente e inaccettabili per soddisfare i bisogni dei tanti atleti che la nostra terra riesce ad esprimere". Nel loro interesse, e nell'interesse dell'intera comunità reggina, è "assolutamente necessario che i cittadini tornino a poter usufruire di un impianto che sia agibile".

A finire sotto la lente di ingrandimento del consigliere Ripepi, pertanto, non è solo il disagio provocato alla cittadinanza "a causa dei progressivi ed ingenti ritardi maturati", quanto anche "l'assenza di informazioni sullo stato dell'opera relativo ai lavori di messa a norma dell'impianto sportivo di Parco Caserta", tanto è vero che, azzerato il confronto in consiglio comunale, la prassi è quella di affidarsi a roboanti annunci a mezzo stampa, puntualmente disattesi. In più di un'occasione, l'Amministrazione ha annunciato l'imminente apertura della struttura, salvo poi concludere con un nulla di fatto. La vicenda assume contorni oscuri e indecifrabili ove si consideri poi non soltanto che l'appalto per la gestione, previa messa a norma, del Parco Caserta è stato aggiudicato definitivamente da oltre un anno e mezzo, ma anche dalla sottoscrizione da entrambe le parti – Comune e concessionario – delle condizioni previste dalla convenzione e, non da ultimo, della conoscenza e accettazione da parte del Gestore della suddetta convenzione, con l'impegno di ottenere "l'agibilità e la salvaguardia della sicurezza, nel termine massimo dei 6 mesi previsti".

Concetti ribaditi con forza dal portavoce provinciale del partito, Nello Scuderi, che, nel suo passionale intervento, sottolineando come sia inaccettabile che, nella classifica del Sole24Ore, "la nostra città si trovi al terzultimo posto della classifica nazionale, ha espresso la propria amarezza non soltanto a causa dell'atteggiamento insensibile della città "al grido di dolore che parte dal basso", quanto anche per via dell'assenza di risposte da parte "di chi ha la competenza per farlo" ma preferisce trincerarsi dietro un silenzio "che è la premessa per non fare assolutamente niente". "Noi vogliamo capire se vi siano interessi occulti – ha affermato Scuderi – ma soprattutto vogliamo che questa città si svegli dal torpore atavico cui è ridotta" e che "la gente, la cui mente è intorpidita da una falsa politica inconcludente fatta solo di promesse incompiute, riappropriandosi della possibilità di pensare autonomamente, si batta per la vivibilità". "Desideriamo una città vivibile e chiediamo l'aiuto di tutti i cittadini" – ha concluso il portavoce provinciale di Fratelli d'Italia – catalizzando le forze sane per salvarla dal degrado totale e assoluto, pertanto se i consiglieri non sono in grado di amministrare, si dimettano e abbiano il coraggio delle proprie azioni".

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L'appello alla partecipazione è stato colto dai giovani che rappresentano la componente giovanile del movimento, Gioventù nazionale, che per ammissione della rappresentante, Denise Namia, deve essere "quel motore propulsore" che, superando la mera fase della protesta, sia in grado si proporre soluzioni ai dei problemi dei cittadini, affiancando la città in sinergia con le istituzioni. Proprio in quest'ottica si colloca l'impegno dei giovani indirizzato alla riqualificazione delle zone di Reggio che versano in condizioni di disagio che, invece, potrebbero essere riqualificate, come alcuni tratti della Villa comunale e Piazza sant'Anna, polo centrale dell'economia della città, caratterizzato da disagi che riguardano la vivibilità e la sicurezza della comunità. Proprio qui Gioventù Nazionale è impegnata in raccolta firme che culminerà con una petizione di Massimo Ripepi in consiglio comunale.