Processo “Rewind”, la Cassazione annulla le condanne per alcuni imputati

La Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione, in totale accoglimento del ricorso per cassazione presentato e discusso in pubblica udienza dagli avvocati Giuseppe Alvaro e Antonio Romeo, ha annullato senza rinvio, perché il fatto non sussiste, la condanna che era stata inflitta in primo grado, e confermata in appello, ai coniugi Rocco Larosa, 36 anni, e Nadia Carbone, 35 anni, entrambi di Taurianova, per reati concernenti il traffico di sostanze stupefacenti nell'ambito del procedimento penale denominato "Rewind", definito, in prima istanza, con il rito abbreviato dal GUP di Palmi e, in sede di impugnazione, dalla Corte di appello di Reggio Calabria.

La Cassazione ha, inoltre, accolto il ricorso di Rocco Tropeano (Avv. Domenico e Giuseppe Alvaro), Raffaele Bongiovanni (Avv. Andrea Alvaro) e Giuseppe Scicchitano (Avv. Maria Grazia Preiti) disponendo nei loro confronti l'annullamento della condanna con rinvio degli atti alla Corte di appello reggina per un nuovo giudizio in merito alla riqualificazione dei fatti contestati in quello di lieve entità, previsto dal Testo Unico in materia di stupefacenti come ipotesi autonoma di reato e sanzionato con pene ben più contenute rispetto a quelle inflitte agli imputati.

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Gli Avvocati Giuseppe Alvaro e Antonio Romeo hanno illustrato davanti alla Suprema Corte numerose censure di legittimità della sentenza di condanna, sostenendo in particolare che la pronuncia emessa dai giudici di merito non aveva tenuto conto degli esiti dell'attività di indagine difensiva svolta per chiarire il contenuto di alcune conversazioni telefoniche intercettate, ingiustamente ritenute criptiche e allusive, ma in realtà, secondo i difensori, dal contenuto lineare e lecito. La Cassazione ha condiviso i rilievi difensivi e, nonostante la doppia condanna riportata nei precedenti gradi, ha ribaltato l'esito del processo, annullando senza rinvio la condanna ed assolvendo il Larosa e la moglie perché il fatto non sussiste.

Sono stati, invece, rigettati, e in parte dichiarati inammissibili, con condanna dei ricorrenti alle spese, i ricorsi presentati dagli altri imputati.

L'indagine, denominata "REWIND" in quanto naturale prosecuzione dell'operazione "PLATOON" conclusa nel 2004, è stata condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taurianova tra il dicembre 2010 e l'ottobre 2011, ed era culminata con l'emissione di ordinanza cautelare emessa dal Gip di Palmi il 17 gennaio 2014 a carico di numerosi soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.