La Guardia Costiera di Reggio Calabria sequestra 4,5km di reti da pesca

Proseguono senza sosta le attività di controllo sulla fascia costiera di competenza, coordinate dal Reparto Operativo della Direzione Marittima di Reggio Calabria.

In particolare nelle prime ore del mattino è stata disposta un'operazione di polizia marittima mirata alla repressioni delle attività illecite in materia di pesca con l'uso di attrezzi non consentiti. L'operazione ha visto il coinvolgimento di due Capitanerie di porto, quella di Reggio Calabria e di Gioia Tauro con l'impiego complessivo di 4 motovedette Guardia Costiera.

La zona di mare interessata è stata quella compresa tra Bagnara Calabra e Palmi, ove i militari operanti a bordo delle motovedette CP 2097, CP 558, CP 546 e CP 827 hanno rinvenuto un consistente numero di attrezzi da pesca illegali. In particolare si tratta di reti da posta derivanti per una lunghezza complessiva di circa 4,5 chilometri, posti successivamente sotto sequestro amministrativo, provvedendo inoltre al sequestro di circa 6 kg di "tonnetti alletterati".

Tali attrezzi da pesca possono essere utilizzati esclusivamente da pescatori professionali, con unità iscritte ed in possesso di apposita licenza di pesca. Il loro utilizzo, invece, è vietato per chi esercita la pesca sportiva o ricreativa.

La violazione di tale divieto comporta la sanzione amministrativa pari a 4.000 euro e la confisca dell'attrezzo e dell'eventuale prodotto ittico pescato.

Il pesce posto sotto sequestro, giudicato idoneo al consumo umano a seguito ispezione effettuata dalla competente ASP – Servizio veterinario, è stato donato ai locali istituti di beneficienza.

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A tutela della risorsa ittica e dell'ambiente marino, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell'ambito della fascia costiera di giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca illegale, per il rispetto delle norme comunitarie e nazionali sulla pesca.