Riunione del Pd della Piana di Gioia Tauro

Riunione dei gruppi dirigenti della piana di Gioia Tauro convocata da Giovanni Puccio, responsabile organizzativo del PD della Calabria, a pochi giorni dall’incarico di coordinare il partito della federazione di Reggio Calabria fino alla celebrazione del Congresso Provinciale. Si è tenuta presso la sede PD, nella Casa del Popolo “Beppe Valarioti” di Rosarno, anche in preparazione di Lunedi 24 ottobre, data nella quale si svolgerà alle ore 11 presso l’Auditorium Comunale un incontro con il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e il Ministro delle politiche Agricole Maurizio Martina. Verrà, in quella sede, presentata la legge per combattere la piaga sociale del Caporalato, approvata da pochi giorni dal Parlamento su proposta del Ministro. Un modo eloquente, dal luogo al tema, per rilanciare la funzione dei gruppi dirigenti in una delle aree strategiche della Calabria e su una problematica di grande rilevanza sociale ed economica. Sarà quella la sede nella quale si illustreranno le norme per prevenire un fenomeno che produce ingiustizia e offesa alla dignità umana e per offrire alla economia della piana la possibilità di inaugurare una nuova stagione di sviluppo produttivo fondato sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle risorse umane e materiali di cui è ricca questa terra e l’intera Regione.  

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L’incontro e’ servito ad affrontare il tema del rilancio dell’iniziativa più complessiva a partire dalla campagna referendaria. La discussione, salutata da tutti i partecipanti come un buon inizio, è stata assai ricca di riflessioni e di spunti critici mirati alla ripresa di una iniziativa politica che sappia intrecciarsi con le funzioni di governo che interessano i livelli istituzionali più importanti. Dall’Area Metropolitana, la Regione, al Governo nazionale. Piena è la consapevolezza che lo snodo del Governo e l’appuntamento del Referendum del 4 Dicembre rappresentano uno passaggio di capitale importanza. Dai governi occorre saper cogliere tutte le opportunità e col referendum, dalla vittoria del SI, ne potrà derivare il cambiamento necessario per rinnovare e rafforzare l’intero sistema democratico e metterlo al riparo dall’antipolitica protestataria e sterile e dagli egoismi territoriali e assicurare una nuova politica che sappia creare sviluppo e nuove opportunità di lavoro. Una consapevolezza profonda, pur nelle accentuazioni diverse ma comunque convergenti sulla esigenza di utilizzare bene il tempo a disposizione per raggiungere direttamente i cittadini, l’elettore, al quale spiegare le ragioni delle riforme e dei cambiamenti in atto e di alimentare i canali della partecipazione democratica. Il Congresso, che porterà ad eleggere il nuovo gruppo dirigente del PD reggino, non nascerà su una semplice conta ma su un confronto serio sulle cose

 

fatte e da fare e fondamentalmente su un progetto per l’area metropolitana di Reggio Calabria che intersecandosi con la dimensione europea e nazionale porti a rovesciare i vecchi paradigmi assistenzialistici e valorizzare le grandi potenzialità della Calabria.