Reggio, degrado e incuria verde pubblico. "Cittadini": "Vogliamo nostra città"

"Lo stato di degrado e di incuria del verde urbano e della manutenzione è sotto gli occhi di tutti. Al Comune, finora, hanno fatto poco per evitare che piante e alberi marciscano o che le discariche a cielo aperto vengano smantellate. Da queste parti il verde era, forse, l'unico fiore all'occhiello rimasto e ora stiamo perdendo pure quello.
Partendo dal Lungomare Falcomatà (Via Marina), passando per via delle Mura Greche fino ad arrivare a Via Fortino a Mare (Tempietto), la città sembra essere un paesaggio abbandonato dal punto di vista del verde urbano e manutentivo". Lo scrive Stefano Morabito, Responsabile Giovani e Politiche agricole, Movimento "CITTADINI".

"La folta vegetazione che imperversa nella maggior parte della città ormai è arrivata ad un livello di volume e di incuria a dir poco elevato. Piante arbustive abbandonate a se stesse e covo per ratti e blatte, fanno si che una serena e tranquilla passeggiata in via Marina diventi una corsa agli ostacoli ed una preoccupazione per i cittadini i quali sia dal punto di vista di sicurezza sia dal punto di vista igienico debbano tenere gli occhi aperti onde evitare contaminazioni e fastidiose allergie.
Ancora peggio la situazione degli alberi secolari che adornano le bellissime aiuole della Via Marina alta, le quali senza potature ne sistemazioni di ogni genere, sono solo un rischio per i passanti e per le auto che sostano nei parcheggi o sul marciapiede. Alberi magnifici, dalle splendide palme della California ai secolari alberi di Ficus, ornamento cardine del verde nel centro urbano, ormai non esprimono più in toto la loro magnifica imponenza né la loro importanza botanica e paesaggistica".

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"Questa è la situazione che ormai da tempo si presenta a Reggio Calabria. I turisti che arrivano da diverse mete a visitare la nostra splendida città si ritrovano, purtroppo, a doversi accontentare di una massa di alberi e piante che, seppur sempre belle a vedersi, non mostrano la loro luminosità per intero e che darebbe quel qualcosa in più proprio al contesto urbano.
I resti storici come le Mura Greche o le Terme Romane è come se non esistessero più, difatti, passeggiando in Via Marina, l'unica cosa facilmente osservabile sono le molteplici erbe infestanti che oscurano tutta l'area archeologica
Purtroppo ad avere la peggio sono le periferie. Da Archi al dopolavoro ferroviario infatti, lo sfondo sul quale la cittadinanza vive una routine ormai "accettata" non migliora. Alberi non potati che occupano il marciapiede e che costringono i passanti a scendere in strada per aggirare l'ostacolo sono la base dell'incuria che si può riscontrare.
Le opere di manutenzione o di ripristino del verde stranamente vengono realizzate solo in casi straordinari come l'inaugurazione di centri sociali e/o ricreativi, durante le quali vi è la presenza di qualche carica consiliare a presenziare, dopo di che l'area periferica della città viene dimenticata e lasciata a se stessa, nella sporcizia e nel disordine.
Sicuramente per colpa di pochi, che, non pagando la spazzatura e quindi non avendo i fusti appositi per differenziare, gettando la spazzatura letteralmente per strada fanno si che ad avere la peggio siano i cittadini rispettosi dell'ambiente; tutti coloro che si impegnano a sostenere la raccolta differenziata ma vedendo poi, a malincuore, questi scenari a dir poco angustianti.
Quello che si auspica è un tempestivo intervento da parte della pubblica amministrazione affinché il decoro e la bellezza del nostro centro e delle periferie possa riprendere le sembianze di paesaggio "normale e curato" come lo era ai tempi della "primavera cittadina" e soprattutto che la risorsa economica che viene indirizzata alla gestione dei servizi di cura e manutenzione cittadina, venga "gestita con attenzione e ponderatezza".
Nei prossimi giorni l'associazione CITTADINI organizzerà una giornata interamente dedicata al ripristino del verde urbano in una zona delimitata della città. Lo scopo sarà quello di dare un segnale, ovvero quello di invogliare i cittadini ad essere i primi a mobilitarsi al fine di ripristinare, seppur con fatica, il contesto urbano in cui vivere".