Faida di Oppido Mamertina: giudici in camera di consiglio

palmitribunale 500Si sono ritirati in camera di consiglio, pochi minuti fa, i giudici della Corte d'Assise di Palmi, chiamati a decidere sulle risultanze processuali del maxi-processo, svoltosi con il rito abbreviato, "Erinni", inchiesta che ha fatto luce sulla faida intercorsa fra le cosche Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo e Ferraro-Raccosta di Oppido Mamertina. La Corte d'Assise di Palmi, presieduta dal togato Silvia Capone, non ha fornito indicazioni sulla lettura del dispositivo e infatti, si preannuncia essere una camera di consiglio molto lunga che potrebbe anche durare una settimana. Centinaia e centinaia di intercettazioni telefoniche, perizie, molte testimonianze, e oltre 90 faldoni dovranno essere analizzati dai giudici di Palmi. Circa due settimane fa si è svolta la requisitoria del pm antimafia Giulia Pantano: cinque ergastoli e condanne per un totale di 68 anni di carcere, questo è quanto ha invocato la Dda reggina per i 10 imputati. L'Antimafia non ha fatto alcuno sconto: gli omicidi di Francesco Raccosta, Carmine Putrino, Vincenzo Ferraro e Vincenzo Raccosta vanno puniti con il carcere a vita. L'ergastolo è stato invocato infatti, per Giuseppe Ferrara, Rocco Mazzagatti, Simone Pepe, Pasquale Rustico e Domenico Scarfone. Per il duplice omicidio e il sequestro di persona di Francesco Raccosta e Carmine Putrino sono accusati Rocco Mazzagatti, Domenico Scarfone, Pasquale Rustico, Giuseppe Ferraro e Simone Pepe. Quest'ultimo è invece ritenuto responsabile anche degli altri due delitti. Il duplice omicidio di Francesco Raccosta e Carmine Putrino sarebbe da collegare alla faida tra la cosca Mazzagatti e quella rivale dei Ferraro-Raccosta, cui appartenevano le vittime. I due, che erano cognati, furono fatti sparire il tredici marzo del 2012 ad Oppido Mamertina e, secondo quanto è emerso dalle indagini, furono uccisi lo stesso giorno. Raccosta sarebbe stato massacrato a sprangate e poi dato in pasto ai maiali mentre era ancora vivo.

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Un delitto presumibilmente pianificato in ogni minimo dettaglio che gli inquirenti ascoltano direttamente dalle parole da uno dei suoi due esecutori materiali, il ventiquattrenne Simone Pepe, che intercettato si vanterebbe dell'orribile morte riservata a Raccosta. Sempre il tredici marzo del 2012 fu ucciso ad Oppido Mamertina, Vincenzo Ferraro, di 42 anni, già sorvegliato speciale; il dieci maggio invece, venne assassinato Vincenzo Raccosta, padre di Francesco e suocero di Carmine Putrino. Per la Direzione Distrettuale Antimafia i quattro delitti registrano la partecipazione attiva di Simone Pepe. Il giovane si sarebbe macchiato di questi orribili crimini per vendicarsi dell'assassinio del patrigno, Domenico Bonarrigo, di 45 anni, alias "mimmazzo", avvenuto sempre ad Oppido Mamertina il tre marzo del 2012. A riscontro di ciò in una conversazione intercettata Simone Pepe dice alla madre: "se Mimmo sta morto e sta in pace è grazie a me, no grazie a te e no grazie a nessuno ricordatelo.... Che Mimmo sta in pace per me e per nessun altro[...]perchè grazie a Simone che Mimmo dorme in pace... se era per tutti gli altri non succedeva niente, grazie a Simone ricordatelo". Per il gip, che ha emesso a suo carico l'ordine di carcerazione, il ventiquattrenne sarebbe un vero e proprio "angelo della morte", autore dei quattro delitti che hanno insanguinato Oppido Mamertina. Ritornando alla requisitoria, il pm Pantano ha chiesto alla Corte d'Assise di Palmi, presieduta da Silvia Capone, la condanna a 6 anni e 16 mila euro di multa per Silvana Atteni, a 19 anni e 8 mesi per Valerio Pepe, 28 Anni di reclusione per Domenico Polimeni mentre è di 15 anni di carcere la richiesta avanzata per Leone Rustico. Le accuse sono, a vario titolo, quelle di associazione per delinquere di stampo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione illegale di armi, procurata inosservanza di pena, reati questi aggravati dalle modalità mafiose, nonché detenzione e vendita di sostanze stupefacenti.

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Le richieste della Dda di Reggio Calabria: http://ildispaccio.it/reggio-calabria/121041-chiesti-cinque-ergastoli-per-la-faida-di-oppido-mamertina