Reggio, Gaetano Matà presidente Federmobili Confcommercio

Ad una settimana esatta dalla presentazione di Federmobili Confcommercio si è costituito il gruppo di lavoro reggino che sarà guidato da Gaetano Matà.
Eletto, all'unanimità, alla presenza del Presidente di Confcommercio Reggio Calabria Giovanni Santoro e del Direttore provinciale Marisa Lanucara, Matà sarà portavoce degli interessi della piccola e media distribuzione reggina assieme ai coordinatori della zona jonica e tirrenica che a breve saranno nominati. La Federazione Nazionale dei Negozi d'Arredamento, oggi guidata dal Presidente Mauro Mamoli, rappresenta 17 mila imprese di distribuzione con circa 21 mila punti vendita. È attiva sul territorio dal 1967, unica organizzazione nazionale della distribuzione nel settore arredamento, aderisce a Confcommercio-Imprese per l'Italia - ed è membro FENA - Fédération Européenne du Négoce de l'Ameublement.
Tanti gli argomenti trattati dai mobilieri durante i lavori in Confcommercio. Dai problemi che attanagliano il settore a quali strategie adottare per migliorare la propria competitività, persa purtroppo a causa della grande distribuzione. Si parte da due parole d'ordine, vincenti a detta dei commercianti: professionalità e qualità. «Ci vogliono giusti strumenti per rimmersi in gareggiata, la nostra categoria – ha affermato il neo presidente Matà –, non solo a livello locale ma regionale, sta vivendo seri problemi. Bisogna crescere insieme, ecco l'importanza del gruppo di lavoro, per far ripartire il settore. Un compito che certamente non avviene in modo automatico ma non abbiamo fretta e non possiamo sbagliare strategia, bisogna creare un qualcosa di serio e concreto».

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Tra gli obiettivi prefissatosi, il direttivo, promuoverà lo sviluppo del settore, contribuirà a rafforzare lo spirito associativo della categoria e l'interscambio delle relazioni tra i vari attori della filiera con il compito di tutelare i propri associati, comprendendone le esigenze, incoraggiandone la collaborazione, proponendo efficaci soluzioni alle problematiche di comune interesse. Un interscambio di esperienze costante nel tempo, ove da concorrenti si diventa complici di una concertazione più ampia a favore dell'intera collettività.